ROMA - Un dente nel piatto. Pasta e ceci mal confezionati, riso galleggiante in acqua, pomodori cinesi fatti passare per prodotti di qualità, parmigiano grattugiato senza...
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Il 19 marzo 2013 alla scuola Tigli di Casalnuovo in uno dei piatti della mensa scolastica viene trovato un dente umano, sembra essere il pezzo di una protesi. La direzione scolastica segnala l’incidente alla ditta dei Summa, poco dopo i gestori della mensa sono al telefono per contattare il loro amico ispettore dell’Asl per capire come muoversi. Ipotizzano un sabotaggio da parte di qualche concorrente e si preparano a farsi trovare in regola all’ispezione che l’amico prontamente e tempestivamente annuncia.
Ai dipendenti vengono fatte indossare le mascherine, i locali vengono tirati a nuovo. «Hanno trovato una sala operatoria» commenteranno poi, soddisfatti del buon esito dell’ispezione in cucina e in azienda che, a parere degli inquirenti,non fu accurata come quella dei Nas che, per una pura coincidenza, seguì di poche ore quella dell’Asl, rilevando anomalie ma in relazione a questioni burocratiche.
Corriere Adriatico