Massimo Troisi, l'omaggio delle Ferrovie dello Stato per i 70 anni: «Auguri al "ferroviere nel cuore"»

Massimo Troisi nacque il 19 febbraio 1953 a San Giorgio a Cremano e morì in seguito a un attacco cardiaco nel 1994 a Ostia

Massimo Troisi, l'omaggio delle Ferrovie dello Stato per i 70 anni: «Auguri al "ferroviere nel cuore"»
Massimo Troisi oggi, 19 febbraio, avrebbe compiuto 70 anni. L'attore nacque infatti, nel 1953 a San Giorgio a Cremano, Napoli. Quando si fa il suo nome si pensa subito al...

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Massimo Troisi oggi, 19 febbraio, avrebbe compiuto 70 anni. L'attore nacque infatti, nel 1953 a San Giorgio a Cremano, Napoli. Quando si fa il suo nome si pensa subito al mondo del cinema ma in realtà Troisi nutriva un rapporto molto profondo anche con le Ferrovie dello Stato e questo perché il nonno era un ferroviere così come il papà Alfredo che lavorò come capotreno. Nei film di Massimo Troisi ci sono spesso riferimenti al mondo delle ferrovie.

 

Il racconto della sorella Annamaria

La sorella Annamaria Trosi nel libro di ricordi intitolato "Oltre il respiro. Massimo Troisi, mio fratello” (edito da Iacobelli nel 2020), racconta: «Entrambi, fin da bambini, siamo stati molto curiosi di quello che succedeva nel mondo. Mio padre, ferroviere, di ritorno dal lavoro portava a casa le riviste e i quotidiani che i viaggiatori abbandonavano sui sedili dei treni. Noi allora facevamo a gara a chi riusciva a leggere più notizie memorizzando anche i particolari più marginali della cronaca e tutte le volte che io lo battevo, lui si stupiva di come riuscissi a scovare anche la notizia più nascosta. Da adulti quella curiosità rimase viva e aumentò col piacere della discussione sull’attualità e la condivisione di una certa visione del mondo e della politica».

 

 

La morte di Massimo Troisi

Massimo Troisi morì il 4 giugno 1994 ad Ostia, Roma proprio a casa della sorella Annamaria, in seguito a un attacco cardiaco che non gli lasciò scampo. L'attore aveva sempre sofferto di problemi al cuore. Il giorno prima di morire aveva terminato le riprese del suo capolavoro, Il postino, film che gli regalò la candidatura postuma ai Premi Oscar come migliore attore, miglior film, miglior regia e miglior sceneggiatura non originale.

 

 

 

 

 

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Corriere Adriatico