Martina uccisa a Roma, il tumore dell'ex compagno e gli inquietanti punti in comune con il killer di Fidene

Martina uccisa a Roma, il tumore dell'ex compagno e gli inquietanti punti in comune con il killer di Fidene
La morte di Martina Scialdone, l'avvocatessa di 34 anni uccisa a colpi di pistola fuori dal ristorante Brado di via Amelia 42, ha sconvolto Roma e il quartiere...

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La morte di Martina Scialdone, l'avvocatessa di 34 anni uccisa a colpi di pistola fuori dal ristorante Brado di via Amelia 42, ha sconvolto Roma e il quartiere Tuscolano. In pochi, tra residenti, conoscenti, amici e colleghi, riescono a credere a quanto fatto dall'ex compagno della donna, Costantino Bonaiuti, la cui relazione con Martina era finita da poco.

 

 

Chi è il killer, la malattia e il poligono

Come scrive oggi Flaminia Savelli sul quotidiano Il Messaggero, gli inquirenti stanno ricomponendo i pezzi intorno al dramma di venerdì notte, per sapere cosa c'è dietro quel colpo di arma da fuoco sparato al petto della giovane donna dal 62enne Bonaiuti, ingegnere e sindacalista di AssiVolo, sindacato dei quadri Enav. Insieme a Martina da qualche anno, da due anni (dal lockdown) aveva ottenuto di lavorare in smart working, dopo aver saputo di essere malato di tumore ai polmoni.

I colleghi degli uffici amministrativi Enav - dove lavora tra i responsabili dei voli internazionali - lo descrivono come «schivo e riservato», con una passione per le armi e per il tiro al bersaglio e un'inquietante punto in comune con Claudio Campiti, l'autore della strage di Fidene dell'11 dicembre scorso: entrambi andavano allo stesso poligono di tiro a Tor di Quinto. Ed entrambi abitavano proprio nella zona di Fidene, a pochi metri dal bar di via Monte Giberto dove avvenne la strage.

La storia con Martina finita da pochi mesi

Padre italiano e madre eritrea, rientrati in Italia a metà anni '70, Bonaiuti viene da una famiglia numerosa, con otto figli. La sua vita però, spiega ancora Il Messaggero, è segnata dai lutti: un fratello morto in un incidente stradale, due sorelle che si sarebbero suicidate a distanza di pochi mesi. E poi l'incontro con Martina, con cui le cose andavano bene fino alla scorsa estate: negli ultimi mesi la crisi e la fine della relazione, a cui non sarebbe riuscito a rassegnarsi, tanto da non uscire più di casa. Fino alla decisione terribile di impugnare la sua calibro 22 e toglierle la vita.

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Corriere Adriatico