ROCCA PIETORE - Il ghiacciaio della Marmolada si ritira. Mese dopo mese, anno dopo anno. Soprattutto dopo inverni come quello appena trascorso. Dai ghiacci esce di tutto. Il filo...
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«È un problema di cui siamo a conoscenza da anni - spiega il sindaco di Rocca Pietore, Andrea De Bernardin -. Il ghiacciaio della Marmolada era già una discarica degli alpinisti negli anni Venti. Un continuo via vai di turisti, escursionisti, alpinisti che non riportavano le immondizie a valle ma le infilavano nei crepacci. Ora che il ghiaccio scompare ci si rende conto di quanto indistruttibili siano i rifiuti». Oltre a questi si notano soprattutto i resti di vecchi impianti di risalita dismessi, dalle funi ai tralicci ai cartelli segnalatori e molto altro materiale da cantiere. «È vero - conferma il sindaco - le vecchie regolamentazioni, soprattutto negli anni Cinquanta e Sessanta, erano diverse da oggi. Ognuno faceva a modo suo, senza regole. Non c'erano le restrizioni di oggi, l'attenzione all'ambiente dei nostri tempi».
Quindi chi lo pulisce il ghiacciaio?
«Dopo il protocollo d'intesa del 2002 (Dellai-Galan) è stato stabilito che il ghiacciaio è di competenza della Provincia di Trento, in particolare del Comune di Canazei. A noi sono assegnate le stazioni di arrivo e partenza della funivia a Punta Rocca e Serauta».
Quindi gli spazzini dovranno salire da Alba di Canazei non da Rocca Pietore?
«Non non possiamo certo mettere le mani sulle loro proprietà, ma siamo eventualmente pronti, se fosse necessario, a dare una mano. Pronti a collaborare, perché di più non possiamo fare, tantomeno prendere iniziative. Per noi il protocollo del 2002 è fondamentale e da difendere».
Corriere Adriatico