PALERMO - La Polizia di Stato di Palermo sta eseguendo dalle prime ore dell'alba un'operazione coordinata dalla Procura Distrettuale Antimafia di Palermo. ...
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Il blitz. Sono in corso arresti e perquisizioni, nelle province di Palermo e Trapani, nei confronti di esponenti di vertice delle famiglie di «Cosa Nostra» trapanese e a carico di presunti favoreggiatori del boss latitante Matteo Messina Denaro.
Gli arresti. La polizia ha fermato 15 fiancheggiatori del capomafia latitante. L'operazione è coordinata dalla Dda di Palermo. All'operazione, eseguita dalle Mobili di Palermo e Trapani, con il coordinamento dello Sco, partecipa anche il Ros dei carabinieri.
Le misure cautelari sono state notificate ai capi del 'mandamento' mafiosi di Mazzara del Vallo e dei clan di Salemi, Santa Ninfa e Partanna. Le indagini, finalizzate a disarticolare la rete che supporta la latitanza del capomafia di Castelvetrano, sono una prosecuzione delle operazioni «Golem» ed «Eden» condotte dalla polizia e dai carabinieri e che hanno portato in cella favoreggiatori e familiari del boss.
I pizzini. Passano gli anni ma i boss di Cosa Nostra continuano a comunicare attraverso i 'pizzinì, metodo antico, prediletto da Bernardo Provenzano e scelto anche dall'ultimo dei grandi latitanti di Cosa Nostra, Matteo Messina Denaro. È uno dei particolari dell'indagine della polizia che oggi ha portato all'arresto di 15 favoreggiatori del padrino di Castelvetrano.
Corriere Adriatico