RAGUSA - Veronica Panarello è in carcere da molto tempo: è accusata di aver ucciso suo figlio Loris. Il suo ultimo racconto ai giudici sembra quasi una confessione...
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Una ricostruzione dei fatti che fa venire i brividi, soprattutto se si pensa che a pronunciarla è la mamma della vittima: "Ho caricato il corpicino di Loris in auto e l’ho coperto con un giubbotto per paura che i vicini lo vedessero - ha ammesso Veronica - Dopo averlo occultato nel canalone, sono tornata a casa. Ho preso la fascetta, gli elastici e la cintura e li ho messi nelle tasche del giubbotto, portan-do in mano le mutandine. Avviandomi verso l’uscita sono inciampata nello zaino di Loris e allora ho preso anche quello. Ho guidato fino a una rotonda. Sono scesa dall’auto e mi sono diretta verso il canneto, dove ho buttato lo zainetto. Ho gettato gli elastici (forse quelli che tenevano insieme le fascette, ndr) dal finestrino mentre andavo al Castello di Donnafugata per partecipare al corso di cucina. La fascetta, la cintura, le mutandine e il sacchetto della spazzatura che contenevano altre fascette li ho gettati in un cestino. Ho partecipato al corso in stato confusionale".
Il magistrato registra le dichiarazioni che la donna ha deciso di ren- dere riguardo all’omicidio di suo figlio Loris Stival, di cui è accusata. La donna, per la prima volta, ammette che Loris è morto in casa. Confessa, finalmente, di non averlo lasciato a scuola la mattina del 29 novembre 2014 Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico