Lorenzo ucciso a 38 anni dalla malaria dopo un viaggio in Africa. «Scambiata per influenza»

Tornato da un viaggio di lavoro in Camerun, il tecnico aveva iniziato a manifestare i primi sintomi sotto Natale

Lorenzo Pagliari
CREMONA -  «Com’è possibile morire di malaria a Cremona nel 2024?»: mamma Cristina, distrutta dal dolore, continua a ripetere...

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CREMONA -  «Com’è possibile morire di malaria a Cremona nel 2024?»: mamma Cristina, distrutta dal dolore, continua a ripetere questa domanda dopo la morte del figlio Lorenzo Pagliari. Lo riporta la “Provincia di Cremona”. Il 38enne di Cavatigozzi, specialista elettronico per la Ocrim, colosso cremonese degli impianti molitori, è deceduto all'ospedale Maggiore alle sei di sera di San Silvestro. 

 

Lorenzo era appena tornato da un viaggio in Africa

 

Lorenzo era tornato da un viaggio in Africa, ha cominciato ad accusare dei malesseri che alla fine lo hanno costretto a rivolgersi al personale sanitario dell'ospedale di Cremona: dopo giorni di agonia, la prematura scomparsa di Lorenzo Pagliari, morto a causa della malaria. A rendere più dolorosa la perdita per i familiari del giovane, deceduto a soli 38 anni, è il fatto che, a loro dire, la diagnosi di malaria sia arrivata troppo tardi.

 

I primi malesseri nel giorno di Natale

Secondo quanto riferito dalla stampa locale il 38enne, residente a Cava, aveva fatto ritorno in Italia da un viaggio di lavoro in Camerun lo scorso 13 dicembre. Nessun problema, almeno all'inizio. Soltanto che intorno al giorno di Natale aveva cominciato a non sentirsi molto bene, con tosse e qualche acciacco che aveva fatto inizialmente pensare a un raffreddore o a un'influenza.

 

Le prime visite dei medici

Il 26 dicembre un medico lo aveva visitato, prescrivendogli Tachipirina e antibiotico, ma le cure non si erano dimostrate soddisfacenti. Sparita la febbre, il 38enne aveva continuato a stare molto male, tanto che alla fine i familiari avevano deciso di contattare il pronto soccorso. Disidrato, disorientato e con dissenteria grave, il giovane era stato trasportato di corsa all'ospedale Maggiore di Cremona, dove la situazione era apparsa subito disperata. Lorenzo Pagliari era ormai entrato in coma irreversibile e ai medici non era rimasto altro che ricoverarlo nel reparto di Terapia Intensiva.

 

Controlli approfonditi effettuati dall'infettivologo avevano poi portato alla drammatica scoperta: il 38enne è risultato affetto da malaria. La diagnosi, formulata il 30 dicembre, è però arrivata troppo tardi, quando ormai ogni trattamento specifico per l'infezione è risultato insufficiente. Il 38enne è purtroppo deceduto lo scorso 31 dicembre.

 

Su come è possibie morire di malaria in Lombardia - come si chiede la mamma di Lorenzo - , con ogni probabilità, sarà chiamata a dare una risposta la Procura di Cremona. Forse già a partire dalle prossime ore. Lo anticipa alla "Provincia di Cremona" Alberto Righi, dirigente della Struttura Prevenzione Sicurezza Ambienti di Lavoro di Ats della Val Padana: «Il Servizio si attiverà per le verifiche, prevedendo l’apertura di un fascicolo da parte della Procura per una nostra attività di indagine quale approfondimento delle responsabilità».

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Corriere Adriatico