Lite dopo la sagra. Spara contro l'auto di tre ragazzi col fucile a canne mozze

Lite dopo la sagra. Va a casa e prende il fucile a canne mozze: spari all'auto di tre ragazzi
MORSANO/SAN MICHELE AL TAGLIAMENTO - Dopo la lite in strada, imbraccia un fucile a canne mozze caricato a pallettoni e spara contro l'auto di tre giovani tra i 20 e 36 anni di...

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MORSANO/SAN MICHELE AL TAGLIAMENTO - Dopo la lite in strada, imbraccia un fucile a canne mozze caricato a pallettoni e spara contro l'auto di tre giovani tra i 20 e 36 anni di San Michele al Tagliamento. È successo sabato notte a Saletto e il protagonista è Dimitri Toneguzzo, 51 anni, morsanese (Pordenone) che i carabinieri hanno arrestato per resistenza, minaccia aggravata e detenzione illegale di armi. Oltre al fucile a canne mozze deteneva un fucile monocanna calibro 28, una carabina calibro 22 e 267 cartucce. Toneguzzo, interrogato sabato dal sostituto procuratore Federico Baldo, sostiene che le armi appartenevano al padre deceduto da tempo. «Ha spiegato che è stato provocato e ha reagito - afferma il suo legale, Anna Micossi - Ha mirato solo all'auto, voleva fermarli prima che potessero fare qualcosa di peggio». Oggi Toneguzzo affronterà l'udienza per la convalida  dell'arresto davanti al gip Monia Biasutti.

Sono le tre di sabato notte, quando Toneguzzo scende dalla bicicletta imbracciando un fucile a canne mozze. «Andate via», grida ai tre giovani di San Michele al Tagliamento che poco prima, con una manovra errata, hanno rischiato di investire uno dei ragazzi con cui avevano appena avuto una lite alla Sagra dei gamberi di Saletto e che se ne stanno andando a bordo di una Fiat Bravo. Una lite che aveva creato una certa tensione e che nel giro di pochi minuti si era esaurita tra pugni e spintoni. Toneguzzo, testimone di quello che gli era parso un tentativo di investimento, sta tornando a casa in bicicletta. Si ferma, se la prende con i ragazzi, sferra qualche pugno e se ne va. Quando ritorna in strada è armato. «Andate via», continua a urlare, poi fa fuoco contro la Dacia Sandero dei sanmichelini. Il primo colpo buca la portiera, poi gira il fucile a canne mozze verso uno dei tre giovani spaventandolo, poi verso gli altri due. Sono terrorizzati. Tentano di farlo ragionare, ma lui continua a gridare che devono andarsene e per farglielo capire spara un'altra volta contro la portiera. I tre salgono in auto, si allontanano da Saletto e chiamano il 112. Dopo aver circondato la casa, un militare di Cordovado contatta Toneguzzo che inforca la bicicletta e si ritrova in manette dove aver cercato di sottrarsi alla cattura. Ieri i carabinieri sono tornati a Saletto con un cane antiesplosivo delle unità cinofile di Torreglia. Temevano che in casa potessero esserci altre armi, ma Hera ha trovato sotto una catasta di legna soltanto una cartuccia calibro 12. 
Cristina Antonutti Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico