La nuova tecnica dei ladri: falsi incidenti per fermare gli automobilisti e rubare

La nuova tecnica dei ladri: falsi incidenti per fermare gli automobilisti e rubare
FELTRE/LAMON - I truffatori e ladri ormai puntano sugli automobilisti. È questa la nuova frontiera dei malviventi che non bussano più porta a porta. Lo dimostrano...

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FELTRE/LAMON - I truffatori e ladri ormai puntano sugli automobilisti. È questa la nuova frontiera dei malviventi che non bussano più porta a porta. Lo dimostrano due episodi avvenuti negli ultimi giorni. Il primo al Casonetto dove una 80enne bellunese è stata derubata della borsetta, al termine di un tentativo di raggiro. Il secondo ieri a Lamon dove sono arrivati i soliti artisti della cosiddetta truffa dello specchietto e dove è partita la caccia dei carabinieri a un furgone bianco con i malviventi. Purtroppo senza esito. 


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IL FURTO
Era mercoledì quando la 80enne bellunese che viaggiava alla guida della sua auto in località Casonetto, a Feltre, è stata fermata da un cittadino straniero anche lui al volante di una vettura. L'uomo sosteneva che poco prima la pensionata lo aveva urtato con l'auto, mostrando anche dei danni. La donna però non ci è cascata e ha preso il telefono per chiamare la figlia. A quel punto il malvivente se ne è andato. Rientrando nell'abitacolo però l'ottantenne si è accorta che era sparita la borsetta. L'uomo era fuggito con la borsa in cui c'erano circa 300 euro contanti e i documenti. I documenti si sono slavati: sono stati ritrovati nella borsa abbandonata nel Trevigiano. Ma i soldi non c'erano più. Indagano i carabinieri.

LA TRUFFA

Ieri invece è scattato l'allarme a Lamon per due persone che viaggiavano su un furgone bianco e avrebbero tentato di mettere in atto la ormai nota truffa dello specchietto. La tecnica è quella nota, un copione che si ripete all'infinito: la macchina che inavvertitamente tocca quella della vittima designata, il lancio di un sasso per simulare il rumore dell'urto, uno specchietto retrovisore in realtà già rotto in partenza e il bersaglio a cui spillare i soldi a cui viene fatto credere che sia andato in frantumi proprio a causa dell'urto. Gli episodi si ripetono ciclicamente, quando i truffatori, soprattutto del Sud, arrivano in città. Ieri non è andata in porto:sono arrivati i carabinieri, ma i truffatori si sono dileguati. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico