LADISPOLI - «Me lo sono trovato davanti in divisa e inferocito, ho temuto il peggio». Maestra minacciata a scuola da un vigilantes forse armato, marito di una bidella...
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Doveva essere una tranquilla mattina dove i bambini della prima avrebbero dovuto imparare le filastrocche durante l’ora di italiano. E invece attorno alle 8 è scoppiato l’inferno. Poco prima della lezione la maestra si era accorta che l’aula non era ben pulita e per questo si era lamentata, assieme alle colleghe di altre sezioni. Lavagne ancora scritte con il gesso, banchi e pavimenti pieni di polvere e tracciati con le matite del giorno precedente. La bidella, forse sentendosi umiliata da quel richiamo, avrebbe subito avvisato il compagno che in fretta e furia, in divisa e con la fondina avvitata ai pantaloni, ha raggiunto l’istituto varcando il cancello senza chiedere neanche il permesso. Poi ha fatto le scale e raggiunto rapidamente la classe della prima. Una volta al primo piano l’uomo avrebbe assalito verbalmente la maestra sotto gli occhi degli alunni rimasti terrorizzati.
«Io ti faccio passare un guaio», è quanto avrebbe detto davanti a diversi testimoni la guardia giurata prima di andarsene via. La donna ha avuto un malore ed è stata trasportata al pronto soccorso della via Aurelia col 118. Per fortuna solo tanta paura, la maestra ladispolana è stata dimessa con 4 giorni di prognosi. «Si era presentato persino come carabiniere», ha confermato la vittima. I bambini sono rimasti in classe impauriti e senza l’insegnante di italiano. Uno stato di agitazione che si è prolungato a scuola per l’intera mattinata. Molte maestre hanno avuto paura che il vigilante potesse tornare ancora in quel plesso. Su quanto accaduto è stata formalizzata una denuncia nella caserma dei carabinieri di via Livorno. I militari, coordinati dalla compagnia di Civitavecchia, hanno subito aperto un’indagine e potrebbero già in queste ore convocare sia la bidella che il vigilantes. Gli investigatori dovranno accertare se la guardia giurata, residente in città ma in servizio fuori dal territorio, sia davvero entrato nella scuola del circolo didattico “Ladispoli 1” armato di pistola. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico