ROMA - L'importante ruolo della vitamina D in gravidanza e nei primi anni di vita dei bambini torna in evidenza con un nuovo studio australiano, che ha individuato un legame...
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Lo studio del Brain Institute dell'University of Queensland, affiancato dall'Erasmus Medical Centre in Olanda, ha analizzato circa 4200 campioni di sangue di donne incinte e dei loro bambini, considerando come carenti i campioni con un tasso di vitamina D sotto i 25 nmol/L. «Questo studio offre ulteriori evidenze che bassi livelli di vitamina D sono associati con disturbi dello sviluppo neurologico», scrive il neurologo John McGrath sul sito dell'università, raccomandando un maggiore uso di supplementi di vitamina D durante la gravidanza, come l'uso di acido folico ha ridotto l'incidenza di spina bifida nella comunità.
La vitamina D di solito si assorbe con l'esposizione al sole, che tuttavia comporta il rischio di cancro alla pelle, ma si trova in alcuni cibi e in supplementi farmaceutici.
Corriere Adriatico