Accoltellato davanti alle scuole, arrestato un ragazzino. Il movente resta un mistero

Accoltellato davanti alle scuole, arrestato un ragazzino. Il movente resta un mistero
Arrestato e trasferito nel Centro di prima accoglienza per minori all’Aquila a disposizione dell’Autorità giudiziaria. Fa un primo e importante passo in avanti...

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Arrestato e trasferito nel Centro di prima accoglienza per minori all’Aquila a disposizione dell’Autorità giudiziaria. Fa un primo e importante passo in avanti l’inchiesta (non ancora conclusa) degli agenti della Squadra Volante della Questura sull’accoltellamento avvenuto due giorni fa in orario di uscita dalle scuole nei pressi del bar a Colle Sapone, episodio nel quale è rimasto ferito in modo non grave R.M., pugliese di 21 anni, assistito dall’avvocato Gian Luca Totani.

Dopo i primi riscontri avvenuti nell’immediatezza dei fatti con alcune testimonianze, la denuncia della stessa parte offesa e la visione delle telecamere posizionate fuori dal bar (del tutto estraneo ai fatti), la Procura minorile ha disposto l’arresto del minore (di 16 anni) di nazionalità tunisina. Nel frattempo il ferito, trasferito in codice rosso in ospedale, è stato a lungo sottoposto a una serie di accertamenti vista la lesione al costato riscontrata in prima battuta in Pronto soccorso a causa della coltellata. Il 21enne solo in tarda serata è stato sottoposto ad una Tac che ha escluso la lesione al polmone. Alla fine i medici hanno redatto un referto di 30 giorni.

A seguito di questa prognosi la Procura minorile ha deciso di procedere con l’accusa di tentato omicidio. 
Nel frattempo sono stati sequestrati sia al minore che alla stessa parte offesa gli indumenti (anche per avere un riscontro con le immagini delle telecamere), mentre gli investigatori sono ancora alla ricerca del coltello che il minore ha poi gettato una volta fuggito dal luogo dell’aggressione. Ancora da chiarire i motivi che hanno portato al litigio e poi all’utilizzo del coltello. Secondo l’avvocato Totani, i due contendenti non si conoscevano tra loro pertanto non si può parlare di regolamento di conti nell’ambito di spaccio di sostanze stupefacenti. 


Lo stesso aggredito in sede di denuncia non ha chiarito questo aspetto. Gli inquirenti non sono convinti della casualità dell’incontro tra i due. 
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Corriere Adriatico