MOSCA - L'Su-24 russo è stato colpito da un missile aria aria lanciato da un F-16 turco mentre si trovava in territorio siriano, a un chilometro dal confine con la Turchia,...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Né l'aereo, che si trovava a una altitudine di seimila metri, né i nostri piloti minacciavano in alcun modo la Turchia, ha aggiunto anticipando "gravi conseguenze" per le relazioni bilaterali fra Mosca e Ankara e definendo l'azione come "una pugnalata alle spalle" della Russia da parte di "complici di terroristi".
L'Su-24 stava effettuando missioni contro militanti dell'Is nel nord della provincia di Latakia, "una regione montagnosa in cui si concentrano jihadisti principalmente coloro che provengono dalla Federazione russa", ha sottolineato Putin.
In quella zona, ci sono principalmente due gruppi di ceceni attivi, Ajnad al-Kavlaz (soldati del Caucaso), una formazione indipendente guidata dal militante originario di Grozny Lhamzat Azhiyev (o Abdul Hakim Shishani) che ha combattuto a fianco di fazioni islamiste, fra cui al Nusra, e Janud al-Sham, in cui comandante è Murad Margoshvili (o Muslim Shishani), azioni insieme ad Al Nusra e di recente l'apertura di un campo di addestramento.
Entrambi i gruppi contano solo diverse decine di aderenti, la maggior parte dei quali bloccati in Siria perchè sulla lista delle persone ricercate dell'Fsb russo.
Assicurando che "l'analisi dei dati dimostra senza ambiguità che non c'è stata alcuna violazione dello spazio aereo turco", il ministero della difesa a Mosca, che ha convocato l'attaché militare turco, ha aggiunto che l'Su-24 stava facendo ritorno alla base di Hmeymin quando è stato colpito dall'F-16 turco.
Lo stato maggiore turco ha invece precisato che l'aereo militare aveva violato lo spazio aereo e che c'erano stati dieci avvertimenti in cinque minuti. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico