Si finge un tecnico addetto alla manutenzione del sistema di condizionamento e con questa scusa entra nella stanza di due turisti brasiliani in vacanza nella Capitale, riuscendo a...
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Il direttore dell'hotel Hassler, avendo fatto «rete» con gli altri hotel della catena alberghiera, veniva avvisato delle coincidenze e informava immediatamente il commissariato capitolino competente per le indagini. Nello sviluppo dell'attività investigativa consistita nella comparazione delle immagini, nella ricostruzione dei movimenti dell'indiziato e nelle individuazioni fotografiche fatte dalla vittima e dal personale dell'albergo, gli agenti del commissariato Trevi Campo Marzio sono giunti alla identificazione circostanziata di B. C., cittadino di nazionalità peruviana di 53 anni il quale, al momento del fermo è stato trovato in possesso di un passaporto falso. L'Autorità giudiziaria di Milano, valutato il quadro indiziario, caratterizzato dalla gravità delineata con precisione dagli agenti del commissariato di Polizia romano, sta valutando gli elementi a carico di B. C. rispetto al furto commesso all'Hassler. Considerata la «caratura» internazionale dell'indiziato, l'ufficio di Polizia capitolino ha interessato gli organi collaterali di Polizia e, a seguito degli accertamenti esperiti, è emerso che lo stesso B. C. era destinatario di un mandato di arresto europeo emesso dall'Autorità Giudiziaria Austriaca per reati contro il patrimonio. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico