Gubbio, clandestini sfruttati per due euro l'ora: arrestato imprenditore con l'accusa di caporalato

Clandestini sfruttati per due euro l'ora: arrestato imprenditore con l'accusa di caporalato
GUBBIO - Due euro di paga l'ora per docici ore di lavoro al giorno a due clandestini. Così un imprendtore agricolo di Gubbio è stato arrestato con...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

GUBBIO - Due euro di paga l'ora per docici ore di lavoro al giorno a due clandestini. Così un imprendtore agricolo di Gubbio è stato arrestato con l'accusa di caporalato.  Contro i due anche violenze e minacce. Lo hanno scoperto gli Ispettori del Lavoro di Perugia insime ai carabinieri del Nil (Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro) a carico di un’azienda di allevamento di ovini.

L’intervento, effettuato nell’ambito della campagna Ue “Alt Caporalato Due .”, programma finanziato dal Fondo nazionale politiche migratori che mira al contrasto dello sfruttamento lavorativo, compiendo al tempo stesso un’attività di tutela delle vittime, è stato eseguito in collaborazione con i carabinieri della Compagnia di Gubbio, con la locale Arma forestale e mediatori culturali dell’Oim, ha rilevato l’occupazione in nero di due lavoratori extracomunitari, intenti ad accudire circa 800 capi di bestiame.

Dalle informazioni raccolte,speiga una nota del comando provinciale dei carabinieri di Perugia, con l’ausilio dei mediatori culturali Oim è emerso che i due dipendenti,  entrambi clandestini, lavoravano oltre 12 ore al giorno senza riposo settimanale, per una paga di poco superiore a due euro all’ora oltretutto in precarie condizioni di sicurezza. Uno dei due ha raccontato di essere stato minacciato e picchiato.

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico