Granarolo, ritrovati resti umani e feti conservati all'interno di decine di fusti: giallo a Bologna

Lo polizia è stata chiamata da un ragazzo che recupera ferro e vecchi materiali

Granarolo, ritrovati resti umani e feti conservati all'interno di decine di fusti: giallo a Bologna
GRANAROLO - Giallo alle porte di Bologna: resti umani e feti conservati all'interno di decine di fusti, etichettati con il simbolo dei rifiuti biologici...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

GRANAROLO - Giallo alle porte di Bologna: resti umani e feti conservati all'interno di decine di fusti, etichettati con il simbolo dei rifiuti biologici speciali e abbandonati in un capannone della zona industriale di Granarolo, nel Bolognese. Lo ha scoperto la squadra Mobile di Bologna mercoledì sera appena arrivata nel magazzino, dopo essere stata chiamata da un ragazzo che recupera ferro e vecchi materiali nelle aziende della zona. La notizia è stata riportata dall'edizione locale de Il Resto del Carlino. Il ragazzo che ha fatto il macabro ritrovamento, era stato a sua volta chiamato dal titolare di una ditta che si occupa di svuotare cantine e magazzini.

 

Gli investigatori, coordinati dalla Procura, hanno subito avviato le indagini nel massimo riserbo. L'area, dopo il sopralluogo dei vigili del fuoco del Nucleo Nbcr, è stata messa sotto sequestro, così come i fusti. È intervenuta anche la Scientifica. I resti sono immersi in un liquido che potrebbe essere formaldeide oppure un'altra sostanza per la conservazione medica dei corpi. Il sospetto è che si tratti di uno smaltimento illegale da parte di qualche ospedale o clinica. Gli investigatori, a quanto si apprende, hanno già iniziato a sentire i primi testimoni per ricostruire la vicenda e capire la provenienza dei barili.

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico