Un consorzio di 10 aziende, tre tecniche diverse per smontare e demolire il viadotto, almeno 100 appartamenti abbattuti e l'apertura del cantiere il 15 dicembre. È...
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Il piano però deve ora passare il vaglio dei periti del giudice per le indagini preliminari, dei consulenti della procura e di quelli dei 21 indagati e delle parti offese. E solo dopo questo passaggio i lavori potranno davvero iniziare. «Il progetto è solido - ha detto Bucci entrando a palazzo di giustizia - è veramente quello che vogliamo, è firmato da tutte le aziende coinvolte, 10 aziende importanti, di cui molte, ne sono orgoglioso, aziende del nostro territorio. Ora vedremo cosa dirà la procura». I nomi di chi si metterà al lavoro il sindaco non li ha fatti, ma la rosa di aziende circolata finora sarebbe formata tra le altre da Fagioli, Vernazza, Ecoeridania e Carena e, ancora Despe, Siag e Demolscavi. Fuori, manco a dirlo, la società Autostrade. Bucci ha spiegato che saranno tre le tecniche per la demolizione.
Prima verranno messe in sicurezza le pile nove e dieci, in modo tale da tenerle ferme e consentire gli ultimi accessi nelle case degli sfollati e la rimozione di materiali (come i tubi di amianto) dalle abitazioni. Poi una parte verrà smontata con delle gru, un'altra con la tecnica dello strand jack, attraverso un macchinario posizionato ai lati del viadotto che «taglia i segmenti» e li cala piano fino a terra. Infine, l'esplosivo, che verrà usato solo nella parte est dove al momento, come ha spiegato il commissario, «sono un centinaio gli appartamenti da abbattere, anche se non è escluso che possano aumentare». Per la procura il cantiere potrà essere allestito il 15 dicembre «nelle zone non coperte da sequestro. Per il resto si dovrà attendere il parere dei periti» ha sottolineato il procuratore aggiunto Vittorio Ranieri Miniati che ha incontrato Bucci.
Per quanto riguarda l'incidente probatorio l'udienza del 17 dicembre, a rischio sciopero, potrebbe non saltare perché «si tratta di una procedura d'urgenza visto che è un'anticipazione della prova».
Corriere Adriatico