Garlasco: «Il Dna sulle unghie di Chiara è del nuovo indagato»

Garlasco: «Il Dna sulle unghie di Chiara è del nuovo indagato»
«Un DNA perfettamente confrontabile»: così si è espressa la famosa genetista Marina Baldi, dopo aver visto e studiato i dati scientifici sul caso di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Un DNA perfettamente confrontabile»: così si è espressa la famosa genetista Marina Baldi, dopo aver visto e studiato i dati scientifici sul caso di Chiara Poggi a "Giallo".




La difesa di Alberto Stasi, l'ex fidanzato di Chiara condannato per il suo omicidio, è riuscita a risalire all'identità di Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara, grazie appunto al DNA trovato nelle sue unghie. L'accusa sostiene invece che quel DNA non sia utilizzabilie. Di fatto anche una genetista esterna alle indagini conferma che il DNA è perfettamente leggibile  e anche se il fatto che sia di Sempio non ne fa un colpevole, getta certo le basi per rivedere alcuni elementi che nelle prime indagini sono stati trascurati.



La genetista Baldi ha analizzato il DNA presente sulla mano di Chiara e ha espresso con chiarezza la sua posizione: «In ogni caso, indipendentemente dal valore probatorio che tale riscontro può avere, ricordiamo che il Dna sotto le unghie è di normale reperimento in qualsiasi individuo, anche se dal punto di vista puramente tecnico ritengo che quello analizzato nella perizia De Stefano sia ampiamente utilizzabile per un confronto. Ritengo comunque che il processo per il delitto di Chiara ha già un suo colpevole con sentenza passata in giudicato, che deve quindi essere rispettata, basata su molti altri fatti che sono chiaramente spiegati nelle motivazioni per me del tutto condivisibili». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico