Sono stati condannati a 3 anni e sei mesi di carcere i genitori egiziani finiti alla sbarra per maltrattamenti sui figli, accusati di averli sottoposti a punizioni corporali di...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
A parlare dei maltrattamenti era stata una delle figlie, che aveva confidato a un'insegnante: «piuttosto che tornare a casa, mi uccido». Il pm Dionigi Tibone aveva chiesto cinque anni di reclusione per il padre e tre anni e sei mesi per la madre, che non solo non si era mai opposta alle violenze, ma segnalava al marito le 'malefatte' dei ragazzini.
Stando alla ricostruzione dell'accusa, i bambini la pregavano di non avvertire il papà «che dava le botte». «Nella mia lunga carriera ho affrontato pochi casi così gravi», aveva spiegato in aula il magistrato. «I genitori - che hanno sempre rigettato ogni accusa - non hanno mai chiesto scusa, non si sono mai fermati a riflettere sui loro errori.
Corriere Adriatico