Filippo Momesso, pilota di 24 anni trovato morto in casa a Trento

Filippo Momesso, pilota del Campionato italiano motociclismo di velocità, è stato trovato morto in casa sua a Trento. Aveva 24 anni. La notizia del...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Filippo Momesso, pilota del Campionato italiano motociclismo di velocità, è stato trovato morto in casa sua a Trento. Aveva 24 anni. La notizia del decesso è dilagata ieri nella città opitergina, tra l’altro proprio mentre era in corso la Festa dello Sport, con centinaia di sportivi in piazza Grande, resa animatissima e colorata dalle tante divise sportive presenti. riporta Il Gazzettino.

 

 

Lo choc

«Siamo veramente addolorati – dice Andrea Barattin, presidente della Consulta dello sport opitergino -. È una di quelle notizie che non vorresti mai ricevere. Filippo Momesso era un grande campione, un giovane che ha fatto conoscere il nome di Oderzo sui circuiti italiani più noti. In questo momento di profondo dolore ci stringiamo alla sua famiglia».

Chi lo conosceva molto bene era Andrea Klein, coach nonché preparatore atletico. «Sono veramente addolorato – dice -. Conoscevo Filippo da quando aveva 5 anni. L’ho seguito lungo tutta la sua carriera sportiva, ero il suo preparatore atletico. Dal punto di vista sportivo le sue performance erano eccellenti. Nel contempo aveva intrapreso un percorso di studi di tutto rispetto, laureandosi in ingegneria informatica con risultati eccezionali. Un atleta modello, seguito con assiduità dalla famiglia, con il papà sempre presente sui circuiti. Aveva un carattere gentile, accomodante, discreto, l’autentico stile del campione. Filippo era il figlio ideale, quel ragazzo che tutti vorrebbero avere, era impossibile non volergli bene».

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico