Era stato brillantemente arrestato giovedì 9 dalla polizia croata, mentre era diretto alla frontiera con la Serbia, il suo paese natale, dove conta senz'altro appoggi...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Disappunto e grande sorpresa» per la rocambolesca fuga di Mladenovic da parte del questore di Venezia, Vito Gagliardi. Per la polizia veneziana, che aveva condotto le indagini sul furto del secolo a palazzo Ducale, i gioielli inestimabili della collezione dell'emiro del Qatar, Al Thani, che erano esposti in mostra a Venezia, si tratta comunque di ricominciare daccapo. La fuga di Mladenovic manda parzialmente in fumo gli sforzi della polizia veneziana, che era riuscita, in mesi di lavoro, a identificare e far arrestare ben quattro componenti della banda, compreso il leggendario Vinko Tomic, forse il più noto ladro di diamanti del mondo. Perché in Serbia, ora, possono essere due i componenti della banda ancora ricercati, dopo che tutti gli altri quattro sono stati catturati, grazie alle informazioni della polizia veneziana e alla collaborazione di quella croata. Croato, infatti, è il cervello della banda, il re dei furti di diamanti in mezzo mondo, Vinko Tomic. Oltre a Dragan Mladinovic, in Serbia si nasconde anche il sesto membro della banda, Goran Perovic, l'uomo che avrebbe ancora, secondo alcune ipotesi investigative, in mano il bottino, i gioielli della collezione dell'emiro che vennero fatti sparire dalle teche ultra-sicure di palazzo Ducale. Su Perovic pende da tempo un mandato di cattura internazionale.
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico