«Mi scappa la pipì»: evasione beffa
del rapinatore serbo dalla toilette

I gioielli senza prezzo della collezione Al Thani trafugati a Venezia da palazzo Ducale
I gioielli senza prezzo della collezione Al Thani trafugati a Venezia da palazzo Ducale
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Mercoledì 14 Novembre 2018, 11:28 - Ultimo aggiornamento: 16:23
Era stato brillantemente arrestato giovedì 9 dalla polizia croata, mentre era diretto alla frontiera con la Serbia, il suo paese natale, dove conta senz'altro appoggi sicuri. Ma Dragan Mladenovic, 54 anni, componente della banda del furto del secolo a palazzo Ducale, è già uccel di bosco e forse a quest'ora la frontiera serba l'ha già passata. Ha beffato la polizia serba, pare con un trucco vecchio come il mondo, lo stesso usato a Venezia da Felice Maniero ai bei tempi. Il trucco del "mi scappa la pipì". Doveva essere accompagnato dai poliziotti nel trasferimento a palazzo di giustizia per essere interrogato. Ma gli scappava la pipì. I poliziotti lo hanno scortato fino alla toilette. E Dragan, esattamente come Maniero, sarebbe uscito dalla finestra. La versione ufficiale, ammessa dalla polizia serba, è leggermente diversa: l'arrestato, condotto all'interno del posto di polizia per poi essere trasferito, avrebbe aggredito un agente, gettandolo sul pavimento, e sarebbe riuscito a uscire impunemente dal posto di polizia e a dileguarsi.

«Disappunto e grande sorpresa» per la rocambolesca fuga di Mladenovic da parte del questore di Venezia, Vito Gagliardi. Per la polizia veneziana, che aveva condotto le indagini sul furto del secolo a palazzo Ducale, i gioielli inestimabili della collezione dell'emiro del Qatar, Al Thani, che erano esposti in mostra a Venezia, si tratta comunque di ricominciare daccapo. La fuga di Mladenovic manda parzialmente in fumo gli sforzi della polizia veneziana, che era riuscita, in mesi di lavoro, a identificare e far arrestare ben quattro componenti della banda, compreso il leggendario Vinko Tomic, forse il più noto ladro di diamanti del mondo. Perché in Serbia, ora, possono essere due i componenti della banda ancora ricercati, dopo che tutti gli altri quattro sono stati catturati, grazie alle informazioni della polizia veneziana e alla collaborazione di quella croata. Croato, infatti, è il cervello della banda, il re dei furti di diamanti in mezzo mondo, Vinko Tomic. Oltre a Dragan Mladinovic, in Serbia si nasconde anche il sesto membro della banda, Goran Perovic, l'uomo che avrebbe ancora, secondo alcune ipotesi investigative, in mano il bottino, i gioielli della collezione dell'emiro che vennero fatti sparire dalle teche ultra-sicure di palazzo Ducale. Su Perovic pende da tempo un mandato di cattura internazionale.

 



 
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