ASTI - Un omicidio commesso con "straordinaria freddezza", è stato definito quello di Elena Ceste per cui è stato condannato a 30 anni il marito della...
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Pur avendo agito con freddezza l'uomo però avrebbe commesso "un unico errore", scrive il giudice Roberto Amerio nel documento delle motivazioni della sentenza di condanna per omicidio. Si tratterebbe, secondo quanto riportato da Il Corriere della Sera, delle chiamate fatte dal vigile del fuoco di Castiglione Costigliole d’Asti, al cellulare di Elena Ceste, proprio il giorno del delitto, evidentemente per cercare di rintracciare l’apparecchio.
Grazie a quelle chiamate è stato dimostrato che l'apparecchio era nell'area del ritrovamento in un orario compatibile con la scomparsa della donna.
Non è comunque stato possibile stabilire come sarebbe stata uccisa la donna. Il movente sarebbe invece nella lunga esasperazione di Michele per un matrimonio che non andava come avrebbe voluto in cui la stessa Elena si sentiva soffocare. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico