I figli di Elena Ceste ai nonni materni Non possono vedere il papà

I figli di Elena Ceste ai nonni materni Non possono vedere il papà
ASTI - Sono stati affidati ai nonni materni i quattro figli di Michele Buoninconti, arrestato la scorsa settimana con l'accusa di avere ucciso la moglie, Elena Ceste. Lo ha...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
ASTI - Sono stati affidati ai nonni materni i quattro figli di Michele Buoninconti, arrestato la scorsa settimana con l'accusa di avere ucciso la moglie, Elena Ceste. Lo ha stabilito il Tribunale dei Minori di Torino, che ha disposto il divieto assoluto di vedere il padre. I giudici hanno anche nominato un giudice delegato a seguire la vicenda, Francesco Sirchia, e hanno dato mandato ai servizi sociali di monitorare la situazione familiare dei quattro minorenni.




I legali di Buoninconti, Chiara Girola e Alberto Masoero, hanno intanto notificato a quelli della famiglia Ceste, Debora Abate Zaro e Carlo Tabbia, e al pm Laura Deodato l'intenzione di voler affidare ad alcuni consulenti un nuovo accertamento tecnico irripetibile sul rio Mersa, dove lo scorso ottobre è stato ritrovato il cadavere della Ceste, scomparsa nove mesi prima da casa.



«Riteniamo che questo accertamento non sia possibile - anticipa Abate Zaro - innanzitutto perchè la zona è ancora sotto sequestro e poi perchè lo stato dei luoghi è completamente diverso da quello del gennaio 2014, quando secondo l'autopsia è avvenuto il decesso. Quindi noi non parteciperemo».



Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico