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Sono morti a causa delle esalazioni da monossido di carbonio, uccisi da un braciere acceso in casa per scaldarsi dal freddo della scorsa notte. Una donna di 44 anni, A.S. teramana, e il suo compagno gambiano di 26 anni sono morti nella loro casa di fortuna in via Longo, a Teramo. Si tratta di un alloggio popolare in un palazzo da tempo chiuso perché inagibile: la casa, a quanto si apprende sul posto, era stata occupata abusivamente. L'allarme è scattato ieri sera poco dopo la mezzanotte quando i vicini hanno avvertito i carabinieri dopo aver visto del fumo provenire dalla palazzina che doveva essere vuota. Quando il 118 e i volontari della Croce rossa sono giunti sul posto, purtroppo, per i due non c'è stato più nulla da fare: erano morti entrambi, intossicati dal veleno sprigionato dal braciere. Sulla vicenda la magistratura ha aperto un fascicolo per chiarire ogni aspetto di questa immane tragedia della povertà.
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Corriere Adriatico