Dl dignità, videopoker come le sigarette Servirà la tessera sanitaria per giocare

Dl dignità, videopoker come le sigarette Servirà la tessera sanitaria per giocare
Giocare alle slot sarà come acquistare sigarette. Anche per i videopoker sarà necessario inserire la tessera sanitaria, come già per acquistare le...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Giocare alle slot sarà come acquistare sigarette. Anche per i videopoker sarà necessario inserire la tessera sanitaria, come già per acquistare le "bionde" nei distributori automatici. Le commissioni Finanze e Lavoro della Camera hanno approvato una proposta di modifica che prevede, entro il 2020, l'adeguento degli apparecchi di intrattenimento alla nuova disciplina.


L'emendamento, approvato da maggioranza e opposizione, stabilisce che «l'accesso agli apparecchi di intrattenimento è consentito esclusivamente mediante l'utilizzo della tessera sanitaria al fine di impedire l'accesso ai giochi da parte dei minori».


LOGO NEI BAR "NO SLOT" Arriva il logo 'no slot' per esercizi pubblici e circoli privati che bandiscano le macchinette per il gioco d'azzardo. Lo prevedono emendamenti al decreto dignità di Pd e Fdi riformulati e approvati, anche con il consenso del Movimento 5 Stelle, dalle commissioni Lavoro e Finanze della Camera.

CONTRATTI A TEMPO Il contratto a tempo determinato 'irregolarè si trasformerà a tempo indeterminato. I contratti a termine non potranno eccedere il 30% di quelli a tempo indeterminato. I risultati del decreto legge dignità dovranno essere comunicati annualmente al parlamento. Sono alcune delle novità inserite nel decreto legge dignità dalle commissioni Lavoro e Finanze della Camera, con l'approvazione di alcune proposte di modifica. I lavori, che sarebbero dovuti terminare entro l'ora di pranzo, proseguono a rilento nel tentativo di trovare un compromesso su alcuni capitoli, come quello delle compensazioni per le aziende che hanno un debito fiscale e, allo stesso tempo, vantano dei crediti nei confronti delle pubbliche amministrazioni.

TRASFORMAZIONE AUTOMATICA Una proposta di modifica presentata dai relatori, e approvata dalle commissioni, estende il contributo addizionale di 0,5 punti percentuali, previsto per il rinnovo dei contratti a termine, anche alle formule in somministrazione. È dei relatori anche l'emendamento che stabilisce, in caso di stipula di un contratto di durata superiore a dodici mesi in assenza delle condizioni necessarie, l'automatica trasformazione in contratto a tempo indeterminato.

Semaforo verde per la modifica che fissa nuovi paletti nel rapporto tra la quota degli assunti con contratti a termine e quelli a tempo indeterminato: «non può eccedere complessivamente il 30 per cento del numero dei lavoratori a tempo indeterminato in forza presso l'utilizzatore al primo gennaio dell'anno di stipula del predetto contratto, con un arrotondamento del decimale all'unità superiore qualora esso sia eguale o superiore a 0,5».

CONCILIAZIONE  Novità in arrivo anche per l'offerta di conciliazione, in caso di licenziamento, che attualmente è fissata da un minimo di 1 mensilità a un massimo di 18 e, con un emendamento approvato dalle commissioni, viene portata da un minimo di 3 mensilità a un massimo di 27. E per chi cerca di raggirare le regole arrivano le sanzioni: quando la somministrazione di lavoro «è posta in essere con la specifica finalità di eludere norme inderogabili di legge o di contratto collettivo applicato al lavoratore, somministratore e utilizzatore sono puniti con una ammenda di 20 euro per ciascun lavoratore coinvolto e ciascun giorno di somministrazione».


COLF E BADANTI Colf e badanti saranno escluse dall'aggravio dello 0,5% sul rinnovo dei contratti a termine previsto dal decreto dignità. È quanto prevede un emendamento del Pd (prima firma Cantone) approvato dalle Commissioni Finanze e Lavoro della Camera. La norma è stata inserita per evitare che i costi aggiuntivi ricadano sulle famiglie che fanno ricorso al lavoro domestico.
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico