Licenziata dopo 6 mesi di assenza e 44 visite fiscali: reintegrata

Licenziata dopo 6 mesi di assenza e 44 visite fiscali: reintegrata
PORDENONE - Licenziata a causa di assenze ingiustificate dal lavoro al termine del periodo massimo previsto per la malattia. Periodo di sei mesi nel quale, per altro, erano...

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PORDENONE - Licenziata a causa di assenze ingiustificate dal lavoro al termine del periodo massimo previsto per la malattia. Periodo di sei mesi nel quale, per altro, erano state disposte 44 visite del medico fiscale chieste dall'azienda. Ma il giudice ne ha disposto la riassunzione ritenendo il provvedimento illegittimo. La sentenza inoltre riconosce il nesso di causalità tra la malattia della dipendente e l'ambiente lavorativo. Il caso riguarda una dipendente del Bennet, il supermercato di Sacile dove la donna lavorava dal 2011. La commessa, nella causa di lavoro, lamentava di avere subito un demansionamento in quanto comandata a operazioni lavorative (come lo scarico dei bancali e il riordino della merce negli scaffali) per le quali non sarebbe stata formata. Situazione che la società, nel corso dell'istruttoria, ha integralmente respinto: nell'assetto organizzativo non esiste una figura specifica per quelle operazioni. Il rapporto di lavoro si complica: scattano anche contestazioni e provvedimenti disciplinari a carico dell'addetta. Che subisce un peggioramento delle condizioni fisiche e psicologiche fino alla malattia che la costringe a prolungate assenze. Trascorso il periodo massimo di diritto alla conservazione del posto (sei mesi nell'arco degli ultimi dodici) era scattato il licenziamento proprio a causa della prolungata assenza ingiustificata dal posto di lavoro. Il giudice Angelo Riccio Cobucci ha disposto la reintegra riconoscendo il nesso tra la malattia della donna e l'ambiente di lavoro.
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Corriere Adriatico