Crisi di governo, le Camere sono sciolte ma il «vitalizio» è salvo: ecco perché

La Costituzione salva la pensione di deputati e senatori

Crisi di governo, le Camere sono sciolte ma il «vitalizio» è salvo: ecco perché
Sergio Mattarella ha sciolto le Camere, ma il «vitalizio» dei parlamentari è salvo e sarà garantito. La crisi del governo Mario...

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Sergio Mattarella ha sciolto le Camere, ma il «vitalizio» dei parlamentari è salvo e sarà garantito. La crisi del governo Mario Draghi non impedirà agli attuali deputati e senatori il diritto alla pensione pro quota di questa legislatura. 

 

Questione di una manciata di giorni

 

Nonostante il presidente della Repubblica abbia deciso di sciogliere le Camere e chiamare gli italiani al voto per eleggerne di nuove, gli attuali deputati e senatori non perderanno il diritto alla pensione pro quota di questa legislatura, questione di una manciata di giorni. Le norme che regolano i cosiddetti vitalizi, infatti, in realtà una forma pensionistica che scatta al 65esimo anno di età, prevede che si maturi il diritto della quota per tutti e 5 gli anni della legislatura quando questa è arrivata a 4 anni, sei mesi e un giorno. La data fatidica è il 24 settembre, mentre le Camere sono state sciolte ieri, giovedì 21 luglio.

 

Perché i vitalizi sono garantiti?

 

E quindi la domanda sorge spontanea: Come mai, allora, i vitalizi saranno garantiti? «Colpa» della Costituzione che, al secondo comma dell'articolo 61, afferma che «finché non siano riunite le nuove Camere sono prorogati i poteri delle precedenti»: tanto è vero che queste esaminano eventuali decreti urgenti emanati nel frattempo o altri atti necessari del governo, come decreti legislativi di attuazione delle deleghe. E le elezioni sono fissate per il 25 settembre, il giorno dopo la fatidica data che permette a deputati e senatori di garantirsi il vitalizio.

 

 


Il 25 settembre gli italiani andranno a votare e le nuove camere si insedieranno il 15 ottobre, come prevede sempre la nostra Carta: 20 giorni dopo il voto, e 21 dopo la data che salva le pensioni a vita di parlamentari e senatori.

 

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Corriere Adriatico