Scontrino da zero euro per un ristorante costretto a chiudere alle 18: nessun incasso, la lettera dei titolari a Conte

Scontrino da zero euro per un ristorante costretto a chiudere alle 18: nessun incasso, la lettera dei titolari a Conte
Zero euro, questo l'incasso battuto sullo scontrino fiscale pubblicato su Facebook da due giovani ristoratori di Cremona. Samantha Corradin e Simone Lucini, che da un...

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Zero euro, questo l'incasso battuto sullo scontrino fiscale pubblicato su Facebook da due giovani ristoratori di Cremona. Samantha Corradin e Simone Lucini, che da un anno gestiscono la Locanda Torriani, hanno affidato ai social le loro preoccupazioni in merito al Dpcm che ha imposto la chiusura di ristoranti, bar e pub alle ore 18, rivolgendosi direttamente al premier Conte. 

 

 

 

Questa la lettera scritta alle 18 del 28 ottobre, quando alla Locanda non si è presentato nessuno per pranzo e in cassa si sono ritrovati zero euro. 

 


«Buona sera Presidente.
Sono scattate le 18.00 e la chiusura cassa è stata fatta.
Mio caro presidente, ti racconto una storia...
C’erano una volta due giovani ragazzi con il sorriso, amanti della cucina ed un sogno in comune: aprire un ristorante!

 

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Questo sogno è iniziato circa un anno e mezzo fa quando il più grande e sognatore lanciò questa bomba. Inizialmente pieni di dubbi e domande, progetti e notti insonni a fantasticare. Si abbracciarono e dissero “FACCIAMOLO”. Esattamente un anno fa, il 24 ottobre ricevettero la fantastica notizia che aspettavano da 3 lunghi mesi, il mutuo. Con impegno e forza di volontà solamente dopo una settimana, l’1 novembre avevano le chiavi in mano e pronti a mettersi in gioco nonostante l’Italia è quella che è da un paio di anni a questa parte.
La partenza è stata dura a causa dell’età e del nome che questo locale aveva prima, ma dopo poche settimane erano sulla bocca di tutti, bene o male però tutti ne parlavano. E questo era il loro obiettivo.

 


Farsi conoscere, far apprezzare la buona cucina, l’innovazione, la voglia che questi due giovani ragazzi hanno avuto mettendosi in gioco, sfidando soprattutto la crisi economica.
Tanti litigi, tante discussioni e tante contraddizioni ma fissando sempre un unico obiettivo!
Durante quest’anno sono stati morosi, compagni, amici, colleghi, soci, ma anche pittori, falegnami e muratori sempre per quell’unico obiettivo!
Questi due folli ce l’avevano fatta ad aprire il LORO ristorante, e più che mai si trovano a stringere i loro denti e le loro cinghie.


Ma caro presidente, le posso garantire che questi due giovani ragazzi, con mille sogni nel cassetto, torneranno a ridere e non a sorridere!!» Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico