MILANO - Inchiesta sulle speculazioni. Il Nucleo di polizia economico-finanziaria della Gdf di Milano ha effettuato acquisizioni di documenti e dati nelle sedi di Amazon...
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Da quanto si è saputo, i militari della Gdf si sono recati negli uffici delle piattaforme on line per acquisire una serie di documenti e dati utili per l'inchiesta, che punta ad individuare coloro che in questi giorni, approfittando dell'emergenza e delle paure delle persone, hanno venduto a prezzi 'gonfiati' (anche a 100 euro una confezione con 50 mascherine, quando il loro costo è di 20 centesimi l'una) prodotti utili a prevenire la diffusione del virus. Tra l'altro, nell'ambito dell'inchiesta al momento a carico di ignoti, da quanto si è saputo, inquirenti e investigatori dovranno anche valutare se sussistano eventuali profili di responsabilità delle piattaforme nelle vendite illecite. Il fascicolo, coordinato dal pool 'ambiente, salute, sicurezza, lavorò e da quello di contrasto alle truffe, ipotizza per ora il reato di speculazione su generi di prima necessità perché, secondo i pm, in questo momento di emergenza le mascherine e i prodotti disinfettanti sono appunto merci di questo tipo. È stato aperto sulla base di un'iniziativa autonoma della Procura, che ha raccolto articoli di stampa su queste vendite gonfiate. Nell'indagine potrebbe anche essere contestato il reato di «frode nell'esercizio del commercio», perché a volte vengono vendute mascherine chirurgiche 'spacciatè per mascherine 'ffp3', ossia quelle adatte per emergenze sanitarie come il nuovo Coronavirus. La Gdf dovrà anche accertare eventuali irregolarità fiscali nelle vendite.
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La Procura di Milano, che indaga sulle speculazioni sulle vendite di mascherine e gel disinfettanti per contrastare il Coronavirus, sta monitorando anche altre piattaforme on line, oltre ad Amazon ed eBay, oggetto di alcune acquisizioni di documenti nel fascicolo al momento a carico di ignoti.
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Corriere Adriatico