Drogava e abusava di una bimba, poi vendeva video sul web: arrestato pedofilo 30enne

Drogava e abusava di una bimba, poi vendeva video sul web: arrestato pedofilo 30enne
Un trentenne comasco è stato arrestato dalla polizia postale di Milano per violenza sessuale aggravata, detenzione e produzione di materiale pedopornografico: l'accusa...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Un trentenne comasco è stato arrestato dalla polizia postale di Milano per violenza sessuale aggravata, detenzione e produzione di materiale pedopornografico: l'accusa è di avere abusato sessualmente di una bambina in età prescolare, dopo averla drogata, poi di avere filmato gli atti sessuali e infine di avere messo in vendita i video sul web. Lo riportano il Giorno e la Provincia di Como. 


La vicenda è emersa nel corso di un'indagine sul «deep web» durante la quale i poliziotti si sono imbattuti nella segnalazione di un utente su un italiano che stava cercando di vendere prodotti pedopornografici. L'italiano non aveva coperto le sue tracce, per cui attraverso l'ip del suo computer è stato possibile risalire al comasco. Stefano Taroni, disoccupato, è stato perciò arrestato per violenza sessuale aggravata, detenzione e produzione di materiale pedopornografico. Secondo quanto è stato possibile ricostruire, il trentenne era riuscito più volte a rimanere da solo con la bambina. Durante gli incontri la drogava con un sedativo, anche quello acquistato sul deep web, le usava violenza e riprendeva tutto con la telecamera. L'indagato sul computer aveva duemila fotografie e circa trecento video filmati pornografici con minori. L'arresto è stato convalidato a Como, ma l'inchiesta è passata alla Direzione distrettuale antimafia di Milano per la presenza del materiale pedopornografico.
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico