In Cina i single sono circa 200 milioni: troppi, per il partito comunista. Che corre ai ripari e si prepara ad organizzare incontri al buio di massa. Lo rende noto la stampa...
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Nulla di cui sorprendersi, del resto. Sono già diversi anni che i media del Paese si adoperano per divulgare una campagna mirata ad aumentare il numero di matrimoni tra i giovani, senza risparmiare l’utilizzo di termini dispregiativi come «sheng nu» (ovvero, letteralmente, donna di scarto) per riferirsi ad una ragazza che abbia superato i 27 anni e sia ancora single. Dopo che per oltre trent’anni il Governo cinese ha contribuito ad alimentare una politica di matrimoni ritardati con lo scopo di limitare le nascite, oggi che la legge del figlio unico è stata finalmente messa da parte si ritrova però, inevitabilmente, a fare i conti con le conseguenze del proprio operato.
Il matrimonio «è una questione molto personale», ha dichiarato il dirigente He Junke. Ma forse si riferiva al Partito.
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Corriere Adriatico