MILANO - Potremmo definirla come una storia a lieto fine quella di Roberta, una donna cieca dalla nascita e del suo cane-guida Rasta, un labrador di 7 anni. Tutto...
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"Guardi che io e il cane possiamo entrare, non c’è nessuna violazione alle norme di sicurezza", cercò di spiegare Roberta alla cassiera del cinema. Ma le sue suppliche non furono ascoltate e dopo l'intervento del direttore della struttura e di un agente del 113, la donna e Rasta furono costretti a tornare a casa senza vedere il film.
Ma Roberta incassò il colpo e non si diede per vinta. inviò una segnalazione al Viminale e alla Questura di Milano: Roberta aveva ragione, entrando con Rasta nel cinema non avrebbe violato nessuna norma.
Una legge del 1974, infatti, consente ai cani-guida di accompagnare i loro padroni non-vedenti ovunque, senza nessuna distinzione. Inutile parlare del grande imbarazzo dei gestori del cinema che, per rimediare alla 'figuraccia' hanno pensato bene di organizzare una nuova serata con Roberta e il suo cane Rasta.
All'appuntamento erano presenti il direttore del cinema Arcobaleno, Maurizio Zanfini, il poliziotto chiamato quella sera sul posto e i due funzionari di turno che assistettero alla vicenda. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico