Chemioterapia e alimentazione, qualche consiglio per contrastare gli effetti collaterali

Cereali e semi
Per quanto la chemioterapia sia capace di uccidere le cellule tumorali, le cellule sane hanno bisogno continuo di ricostruirsi. Per questa ragione, prima, durante e dopo la...

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Per quanto la chemioterapia sia capace di uccidere le cellule tumorali, le cellule sane hanno bisogno continuo di ricostruirsi. Per questa ragione, prima, durante e dopo la chemioterapia è importante cambiare stile di vita e alimentazione. La cosa migliore, in realtà, sarebbe avere un regime alimentare sano a prescindere dal cancro, per prevenirlo e per tenere lontano anche altre patologie. Di questo parla ampiamente nel suo libro “Il cibo dell’uomo” il medico ed epidemiologo italiano Franco Berrino, che dà alcuni suggerimenti sulla base dei diversi effetti collaterali dovuti alle cure. Una dieta il più possibile corretta ed equilibrata può aiutare a contrastare gli effetti collaterali


Ecco alcuni dei più frequenti effetti collaterali e qualche suggerimento alimentare per contrastarli. 

Stitichezza. E’ bene introdurre cibi integrali, come il pane integrale a lievitazione naturale o il pane integrale con semi di lino, o ancora il riso integrale o altri cereali con verdure. 

Colite. In questo caso è bene evitare i cibi ricchi di fibre, soprattutto i cibi da forno: le fibre, indurite dalla cottura, rischiano di irritare meccanicamente le mucose e peggiorare l’infiammazione. Il riso integrale è preferibile poiché contiene potenti sostanze anti-infiammatorie che proteggono la mucosa dell’intestino. E’ bene inoltre evitare carne e formaggi: nella putrefazione intestinale delle proteine animali si libera idrogeno solforato, che ha un’azione tossica sulla mucosa. Va bene invece il pesce, con moderazione, dato che il grasso del pesce riduce l’infiammazione. Si possono inoltre introdurre creme di legumi: le loro proteine sono meno tossiche di quelle della carne dato che contengono meno aminoacidi solforati. I legumi meglio tollerati sono le lenticchie rosse decorticate. Andrebbe invece evitato il latte, dato che il danno all’intestino tenue provocato dalla chemioterapia e dai raggi compromette la capacità di digerire il lattosio, provocando diarrea. 
 


Nausea. Per contrastare la nausea possono andar bene cibi salati e asciutti. Ad esempio una galletta di riso integrale o qualche mandorla tostata. 

Perdita di peso. Per chi perde peso a causa della progressione del tumore può essere utile una dieta anti-infiammatoria (evitare cibi animali, eccetto il pesce, e introdurre creme di riso e orzo integrali) e olio di pesce. 

Tenere bassa la glicemia. Tenere bassa la glicemia aiuta a tener bassa l’insulina, e quindi i fattori di crescita. Si consiglia di evitare le farine raffinate (00 e 0), il pane bianco, i dolciumi commerciali, le patate, il riso bianco, i fiocchi di mais, la frutta molto zuccherina. Evitare inoltre lo zucchero, lo sciroppo di glucosio e fruttosio, e abituarsi progressivamente a gusti meno dolci. Evitare inoltre i cibi ricchi di grassi saturi (carni rosse e latticini), che aumentano la glicemia in quanto ostacolano il funzionamento dell’insulina. Mangiare invece regolarmente cereali integrali, meglio se associati a legumi, verdure, semi e frutti oleaginosi; se c’è infiammazione intestinale, come spesso durante la chemioterapia e radioterapia, questi cibi possono essere passati al setaccio e ridotti in crema per togliere la componente più fibrosa.

Tenere bassa l’insulina. Oltre ai cibi ad alto indice glicemico è meglio evitare il latte (anche scremato), che fa aumentare l’insulina anche se non fa salire la glicemia, e i cibi a alto contenuto di grassi saturi (salumi, carni rosse, formaggi) che ostacolano il buon funzionamento dell’insulina. Lo zucchero (saccarosio) ha un effetto diretto sull’insulina indipendente dalla glicemia.

Tenere bassi i fattori di crescita. Evitare il latte e limitare i cibi molto ricchi di proteine, soprattutto le proteine animali; anche le proteine vegetali, tuttavia, sono da mangiare con moderazione.

Tenere bassi i livelli di infiammazione. Favoriscono l’infiammazione tutti i cibi animali, eccetto il pesce. Favoriscono inoltre l’infiammazione lo zucchero e i cibi ad alto indice glicemico. Hanno invece azione anti-infiammatoria i cereali integrali, e molti altri alimenti vegetali, in particolare quelli che contengono grassi omega-3 (come i semi di lino, la soia, le erbe selvatiche) e inoltre le cipolle, le mele, e in generale le verdure, con l’eccezione delle solanacee (pomodori, melanzane, peperoni) che è meglio evitare. 
 


Evitare i cibi ricchi di poliamine. Si tratta di sostanze indispensabili alla proliferazione cellulare, come agrumi (in particolare i succhi di arance), pomodori, melanzane, peperoni, banane, kiwi, frutti tropicali. Anche il resto della frutta contiene poliamine, ma in quantità minore, e i frutti di bosco non ne contengono che tracce.

Per ulteriori approfondimenti consultare il testo del dottor Berrino pubblicato sul sito Coach Alimentare, il magazine della Fondazione Umberto Veronesi e il sito dell'Aiscup, Associazione Italiana per lo Studio e la Cura del Paziente oncologico.

Ecco inoltre qualche consiglio per affrontare gli effetti collaterali della chemioterapia illustrati in un manuale pubblicato dall’American Cancer Society e riportati sul sito dell’Airc

Nausea e vomito. La parola chiave è fare tanti spuntini. Mangiare dunque poco e spesso ed evitare i piatti troppo elaborati o pesanti. E’ utile mangiare cibi secchi (pane o cereali integrali); evitare cibi con sapori e odori troppo forti; mangiare cibi freddi ed evitare quelli caldi o piccanti; evitare gli alimenti troppo dolci, grassi e fritti; evitare troppi liquidi durante i pasti e preferire acqua e tisane tiepide (preferibilmente a base di zenzero); mangiare su una tavola ben apparecchiata ascoltando musica e preferibilmente in compagnia. 

Perdita di appetito. Per contrastarla è bene seguire i consigli per tenere alla larga nausea e vomito e mantenersi fisicamente attivi (basta anche una passeggiata quotidiana di 10 minuti prima dei pasti). 

Stipsi. Si consiglia una dieta ricca di acqua e fibre, tra cui cereali integrali, verdura e frutta con la buccia. Mangiare a piccole dosi, magari sotto forma di crema, cibi che se consumati in grandi quantità favoriscono la formazione di gas, ovvero legumi, broccoli e cipolle. Evitare gomme da masticare e bibite gasate
 


Diarrea. Anche in questo caso il consiglio è mangiare poco e spesso e bere lontano dai pasti. Tra i cibi a cui prestare attenzione ci sono alimenti grassi, fritti, o speziati, dolci, latte e latticini e gomme da masticare. Tra gli alimenti consigliati ci sono quelli ricchi di potassio e di sodio (come le minestre di verdure) e di fibre solubili (come il riso e i fiocchi d'avena), magari ridotti in crema.

Spossatezza. Se è vero che fare il pieno di dolciumi ricchi di zucchero potrebbe aiutare è vero anche che questi alimenti possono dare una carica immediata, ma l'effetto degli zuccheri svanisce rapidamente. Di conseguenza, il suggerimento è ancora una volta puntare su cibi integrali, legumi e fibre. Uno spuntino veloce può essere frutta essiccata o qualche noce, mandorla o nocciolina, che contengono magnesio e aiutano a combattere la spossatezza. Inoltre, il tè è preferibile al caffè dato che la teina è a lento rilascio e svolge un’azione prolungata. 

Fastidi in bocca. Alcuni tipi di chemioterapia e la radioterapia localizzata su testa e collo possono ridurre il flusso di saliva e causare una fastidiosa secchezza della bocca, rendendo difficile la masticazione e la deglutizione. Per avere un po' di sollievo può essere utile bere spesso e a piccoli sorsi, ma anche succhiare cubetti di ghiaccio e ghiaccioli alla frutta. Evitare inoltre cibi che richiedono una masticazione faticosa e tendono ad impastare la bocca, come crackers e grissini. Se ci sono piccole ulcere della mucosa orale è bene evitare cibi troppo salati, speziati, caldi, secchi e duri, alcol e caffè

Vampate. Le terapie ormonali, come quelle usate per la cura e la prevenzione dei tumori al seno, possono scatenare vampate di calore simili a quelle che compaiono in menopausa. Molte donne riferiscono che il disturbo è scatenato da tè, caffè o altre bevande contenenti caffeina, dall'alcol, dai cibi speziati, oltre che dal fumo, che è quindi meglio evitare. Può essere di aiuto mangiare legumi tra cui anche la soia.

Qualche altro suggerimento. 

Ci sono sempre più indicazioni che la chemioterapia e la radioterapia siano più efficaci se il paziente è a digiuno da uno o due giorni e se non mangia neanche nel giorno del trattamento e il giorno successivo. I tumori, infatti, sono molto avidi di glucosio: se si tiene bassa la concentrazione di glucosio nel sangue vengono messi in difficoltà. Per chi non se la sente di stare a digiuno, il consiglio è mangiare poco e solo cibi che non fanno alzare la glicemia, ad esempio la pasta integrale di grano duro condita con verdure, o una piccola porzione di legumi o di semi oleaginosi, ad esempio la zuppa di lenticchie o la farinata o l’hummus di ceci, la crema di nocciole o di mandorle (senza zucchero).

Quando si è sotto trattamento è importante non mangiare nello stesso ambiente in cui si cucina e dove si sentono forti odori di cucina.

Meglio non forzarsi a mangiare quando si è nauseati ma nello stesso tempo non bisogna aspettare che l'appetito aumenti troppo perché proprio la fame può aumentare il senso di nausea.

Zenzero e curcuma possono essere molto utili: il primo ha un effetto anti-nausea, la seconda aiuta anche a stimolare l’appetito. 
 


Succo d’arancia e sughi. Se avete la bocca secca, sarà importante bere liquidi come limonata e succo d'arancia, che con la loro acidità stimoleranno le ghiandole salivari. Tuttavia, è bene evitare questi cibi se il trattamento ha provocato ulcerazioni alla bocca o alla gola. Per chi ha la bocca spesso secca a causa dei trattamenti, può essere utile provare a inumidire il cibo coprendolo con salse e sughi.

Cipolla e aglio. Sono utili per rafforzare il sistema immunitario.

Evitare il latte. Se non si riesce a fare a meno del latte vaccino è bene berlo un solo giorno a settimana e alternare con latte di soia, di riso, di mandorle o d’avena. 

Selenio. Gli alimenti ricchi di questo minerale, come le noci del Brasile, i frutti di mare, l’avena e il riso integrale sono grandi fonti di selenio, un minerale che aiuta a combattere il cancro.

Evitare l’alcool e il fumo. Durante la chemioterapia, devi essere gentile con il tuo fegato perché sta aiutando a metabolizzare tutte le potenziali tossine nel flusso sanguigno. Le sigarette aumentano e peggiorano le alterazioni del gusto, le difficoltà di masticazione e deglutizione, e il senso di nausea.


E’ importante consultarsi sempre con il proprio medico durante i cicli di terapie, per ricevere consigli alimentari mirati in base ai farmaci che vengono somministrati. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico