Cervicale e torcicollo, un incubo soprattutto per le donne

Cervicale e torcicollo, un incubo soprattutto per le donne
ROMA - Condizionatori con temperature troppo basse, alternanza caldo freddo, capelli umidi e sudore che si raffredda addosso si 'traduconò facilmente in dolori cervicali e...

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ROMA - Condizionatori con temperature troppo basse, alternanza caldo freddo, capelli umidi e sudore che si raffredda addosso si 'traduconò facilmente in dolori cervicali e torcicollo, che rappresentano una delle insidie dell'estate per quasi due italiani su dieci, in particolar modo le donne. «Il dolore cervicale colpisce il 20% delle persone, quello acuto il 10-15% e sono leggermente più predisposte le donne, che tendono anche a guarire meno», commenta Mauro Tavarnelli, presidente dell'Associazione Italiana Fisioterapisti (Aifi). Ci sono però dei fattori che predispongono, spiega come «alterazioni posturali, cattiva ergonomia sul posto di lavoro, stress e tensioni».




Per evitare problemi, «anche se fa molto caldo, meglio dormire con una maglietta - sottolinea Davide Bruno Albertoni, presidente Gruppo Terapia Manuale Aifi - così da limitare il raffreddamento dei muscoli e assorbire l'eventuale sudore. Molti d'estate lo evitano ma è consigliabile asciugare i capelli col phon, specie se dobbiamo andare in ambienti con aria condizionata. Coprire il collo può essere una buona idea, ma spesso provoca dipendenza, fisica e psicologica: lo consigliamo solo nelle persone con problemi cronici».



Attenzione soprattutto ai viaggi in auto, è facile entrare sudati e prendere area fredda dal finestrino o dal condizionatore. Una volta doloranti, cosa fare? «Evitare di applicare ghiaccio o fare movimenti bruschi. Si può provare l'autotrattamento con calore e pomate antinfiammatorie, che hanno dimostrato una certa efficacia. Gli attacchi acuti solitamente passano dopo 2-3 giorni, ma se il dolore è invalidante o si ripresenta con frequenza - conclude Albertoni - meglio rivolgersi a un fisioterapista che può curarne la causa riducendo i tempi di recupero e la probabilità di recidive». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico