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Aveva conosciuto da poco il proprio genitore, ma aveva provato a rimanere fuori dal suo giro criminale. Non gli è servito a sfuggire alla vendetta trasversale, servita a caldo, nel pieno della stagione delle bombe a Ponticelli.
È così che è morto Carmine D’Onofrio, in autunno di un anno fa, subito dopo la bomba di via Piscettaro, quello contro il boss Marco De Micco, all’epoca scarcerato da poco.
A raccontare i retroscena dell’agguato, sono la fidanzata e la mamma del ragazzo ucciso: «Ho visto il killer prendere la mira e fare fuoco, era vestito di nero e aveva il casco integrale.
Attore di Gomorra, in cui aveva recitato come comparsa nel ruolo di killer, aveva trovato anche un lavoro: «Voleva farmi un regalo, quello di un lavoro onesto, ma non gli hanno lasciato il tempo», ha spiegato la fidanzata. In questa vicenda, la procura ha firmato i fermi a carico di Marco De Micco, Salvatore Alfuso, Maddalena Cadavero, Giovanni Palumbo, Ciro Ricci, Giuseppe Russo, Ferdinando Viscovo.
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Corriere Adriatico