COSENZA - Pensava forse d’essersi ritrovato in un fight club di qualche sottoborgo, ma la sera di venerdì 10 gennaio, improvvisamente, mentre erano tornati a...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LEGGI ANCHE:
Occupano abusivamente un appartamento all'Hotel House, smascherati dai carabinieri
Pescara, carabiniere si spara nella sede del Noe
Quando il sottufficiale è stato raggiunto dalla notizia ufficiale del suo trasferimento a Corigliano (popoloso centro della Jonica cosentina che da poco s’è fuso in un Comune unico insieme alla vicina Rossano: Carolei è situata invece sul lato tirrenico della provincia), a quanto sembra proprio per ragioni disciplinari, s’è diretto verso casa. Nelle ore successive, è partito per il capoluogo di provincia. Una volta a Cosenza, è entrato come una furia nell’ufficio del comandante della Compagnia cosentina, il 49enne capitano Giuseppe Merola. Nel bel mezzo di una discussione violentissima, il maresciallo Pucci come preso da un raptus ha chiuso la porta dell’ufficio del suo superiore, gettando le chiavi dalla finestra – evidentemente, per impedire che arrivasse qualcuno in soccorso del capitano – e poi ha pestato a sangue il graduato, tempestandolo di calci e pugni. Nonostante questo, i carabinieri della Compagnia sono riusciti a entrare nella stanza sfondando la porta: al capitano Merola, sùbito portato in ospedale, sono state diagnosticate lesioni facciali e toraciche giudicate guaribili in 30 giorni.
La notte stessa, il sottufficiale-boxeur è stato arrestato e immediatamente posto ai domiciliari: per il maresciallo Pucci è molto concreta l’ipotesi di lunghi anni di reclusione, in ragione di addebiti severissimi come lesioni personali, sequestro di persona e resistenza a pubblico ufficiale.
Corriere Adriatico