Cosenza, non accetta il trasferimento e picchia il capitano: maresciallo dei carabinieri arrestato

Non accetta il trasferimento e picchia il capitano: maresciallo dei carabinieri arrestato
Non accetta il trasferimento e picchia il capitano: maresciallo dei carabinieri arrestato
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Sabato 11 Gennaio 2020, 16:33 - Ultimo aggiornamento: 12 Gennaio, 15:56

COSENZA - Pensava forse d’essersi ritrovato in un fight club di qualche sottoborgo, ma la sera di venerdì 10 gennaio, improvvisamente, mentre erano tornati a discutere di quel trasferimento a lui non gradito formalizzatogli nel pomeriggio, un sottufficiale dei carabinieri ha chiuso un capitano dell’Arma in una stanza e lo ha picchiato selvaggiamente. Artefice del gesto, il 47enne maresciallo Ivan Pucci, comandante in carica della stazione della Benemerita di Carolei, minuscolo centro collinare in provincia di Cosenza, in passato alla guida di altre stazioni dell’Arma del Cosentino e, si apprende, già destinatario di svariati procedimenti disciplinari.


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Quando il sottufficiale è stato raggiunto dalla notizia ufficiale del suo trasferimento a Corigliano (popoloso centro della Jonica cosentina che da poco s’è fuso in un Comune unico insieme alla vicina Rossano: Carolei è situata invece sul lato tirrenico della provincia), a quanto sembra proprio per ragioni disciplinari, s’è diretto verso casa. Nelle ore successive, è partito per il capoluogo di provincia. Una volta a Cosenza, è entrato come una furia nell’ufficio del comandante della Compagnia cosentina, il 49enne capitano Giuseppe Merola. Nel bel mezzo di una discussione violentissima, il maresciallo Pucci come preso da un raptus ha chiuso la porta dell’ufficio del suo superiore, gettando le chiavi dalla finestra – evidentemente, per impedire che arrivasse qualcuno in soccorso del capitano – e poi ha pestato a sangue il graduato, tempestandolo di calci e pugni. Nonostante questo, i carabinieri della Compagnia sono riusciti a entrare nella stanza sfondando la porta: al capitano Merola, sùbito portato in ospedale, sono state diagnosticate lesioni facciali e toraciche giudicate guaribili in 30 giorni.

La notte stessa, il sottufficiale-boxeur è stato arrestato e immediatamente posto ai domiciliari: per il maresciallo Pucci è molto concreta l’ipotesi di lunghi anni di reclusione, in ragione di addebiti severissimi come lesioni personali, sequestro di persona e resistenza a pubblico ufficiale. Sulla vicenda coordinano le indagini il procuratore capo di Cosenza Mario Spagnuolo e il pm Donatella Donato. Si attende adesso la convalida dell’arresto del militare, che sarà processato per direttissima. Per ironia della sorte, circa un anno e mezzo fa proprio il maresciallo Pucci, insieme agli uomini della “sua” stazione di Carolei, fu destinatario di un encomio solenne da parte della locale Amministrazione comunale, presente l’allora comandante della Compagnia di Cosenza, capitano Jacopo Passaquieti, nell’ottobre 2018 poi avvicendato da Merola.

Solo il 2 giugno scorso a Cosenza Ivan Pucci ricevette invece il diploma d’onorificenza all’Ordine al Merito, nel contesto della Festa della Repubblica.

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