Milano, bimba di 8 mesi gravissima: calci, pugni e schiaffi dal compagno della madre

Sul tentato infanticidio sta indagando la Procura di Pavia

Milano, bimba di 8 mesi in fin di vita: calci, pugni e schiaffi dal compagno della madre
Calci, pugni e schiaffi dal compagno della madre. Una bambina di appena 8 mesi è ricoverata in gravissime condizioni all'ospedale di Bergamo. Il tentato...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Calci, pugni e schiaffi dal compagno della madre. Una bambina di appena 8 mesi è ricoverata in gravissime condizioni all'ospedale di Bergamo. Il tentato infanticidio, sul quale sta indagando la Procura di Pavia, è avvenuto ieri pomeriggio nel Milanese, nell'appartamento di un condominio in via Colombo a Casarile (Milano).

 

L'uomo accusato delle violenze sulla piccola è attualmente in stato di fermo ed avrebbe già ammesso le sue responsabilità davanti agli investigatori.

L'allarme lanciato dalla nonna

A chiamare i soccorsi, ieri, è stata la nonna. La bimba è stata trasportata al Policlinico San Matteo di Pavia.

La giustificazione dei familiari

I familiari hanno spiegato ai sanitari che la neonata era caduta dal seggiolone, procurandosi così le ferite. Ma i medici, osservando sul corpicino della bambina numerose ecchimosi e lividi, non hanno creduto a questa versione ed hanno avvisato i carabinieri.

Le indagini

La bimba, considerata la gravità delle sue condizioni, è stata successivamente trasferita a Bergamo. La Procura di Pavia continua gli accertamenti per far luce sull'episodio ed appurare altre eventuali responsabilità oltre a quelle del patrigno già in stato di fermo.

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico