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Dalla grande gioia per la vittoria dei Leoni dell'Atlante in Qatar alla presa delle vie del centro di Bruxelles. Il post-partita di Belgio-Marocco ai Mondiali si è trasformato in una guerriglia urbana nel cuore della capitale belga tra alcune centinaia di giovani tifosi marocchini e le forze dell'ordine intervenute in tenuta anti-sommossa. Un terzo tempo di violenza, lanci di pietre e saccheggi che ha macchiato la festa della comunità estera più ampia del Paese. Nel bilancio, ancora tutto da definire, anche un giornalista è rimasto ferito, colpito al volto dai fuochi d'artificio fatti esplodere dai tifosi marocchini. Erano le 15.22 quando i primi tafferugli - nel resoconto a caldo fornito dalla portavoce della polizia di Bruxelles Capitale/Ixelles, Ilse Van de Keere -, hanno iniziato a farsi largo nel centrale Boulevard Anspach, il principale viale della città, con un manipolo di giovani marocchini incappucciati che hanno cercato di confrontarsi con le forze dell'ordine già dispiegate per ragioni di sicurezza. Poi, mentre sul campo di calcio a Doha i due goal del doriano Sabiri e di Aboukhlal spedivano il Marocco al primo posto del girone, l'entusiasmo della vittoria è degenerato in violenza, con il calcio che - è stato il commento amaro del commissario Ue per l'Economia, Paolo Gentiloni - ha fatto da «detonatore».
Belgio-Marocco 0-2, Aboukhlal e Sabiri beffano Courtois trascinando i marocchini alla vittoria
Centinaia di tifosi si sono riversati per le vie del centro città e nell'area adiacente alla stazione di Midi mettendo a ferro e fuoco l'arrendo urbano, con tanto di auto, scooter e monopattini elettrici distrutti.
Corriere Adriatico