Attentato a Bruxelles, chi è il killer: Abdesalem, 45 anni, si definisce un «mujahid», noto ai servizi di intelligence

Il profilo dell'uomo che ha ucciso due svedesi a Bruxelles

  Secondo i primi elementi dell'indagine, l'uomo con la pettorina arancione fluorescente che armato di kalashnikov ha ucciso due persone...

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Secondo i primi elementi dell'indagine, l'uomo con la pettorina arancione fluorescente che armato di kalashnikov ha ucciso due persone svedesi a Bruxelles è un tunisino di 45 anni. Si chiama Abdesalem L. e soggiorna illegalmente in Belgio.

 

I video

L'uomo ha rivendicato la responsabilità in almeno due video pubblicati sui social network: uno prima della sparatoria e l'altro subito dopo. In questi filmati l'uomo parla in arabo, con accento tunisino. Si presenta come un «mujahid» (combattente) «per la causa di Dio e per lo Stato islamico». 

 

«Allah Akbar»

Alcune frasi sono difficili da capire, ma dopo la traduzione, il giornale belga Le Soir ha potuto confermare le parole esatte: «Grazie a Dio, tuo fratello Abdesalem ha vendicato i musulmani. Ho appena ucciso tre svedesi». Durante il suo attacco, filmato da un residente locale, si può anche sentire Abdesalem L. urlare «Allah Akbar» (Dio è grande).

Noto ai servizi di intelligence

L'attentatore era noto alle autorità tunisine per dei fatti legati ad attività terroristiche. È quanto ha reso noto la tv belga Rtbf. Il sospetto è ancora in fuga. Il sospetto, secondo quanto si legge sul sito della testata belga Sudinfo.be che cita fonti qualificate anonime, era conosciuto ai servizi di intelligence federali per la sua radicalizzazione islamica. Un'informazione che resta comunque «da confermare» ufficialmente. L'uomo sarebbe domiciliato a Schaerbeek, quartiere della capitale tra i più densamente popolati dalla comunità turca e da quella nordafricana.

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Corriere Adriatico