Dalle pagine dei capi d’imputazione alle voci dei testimoni nelle aule di giustizia, i racconti di madri vittime di figli violenti lasciano sempre un segno. Come quello del...
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Il giovane per mesi, secondo l’accusa, con violenza e minaccia avrebbe costretto sua madre a consegnargli piccole somme di denaro, si parla di 25–30 euro alla volta. Ma quando la donna tentava di rifiutarsi, lui la picchiava, tirandole i capelli e prendendola a calci e pugni. «Tu me li devi dare, altrimenti ti meno», poi però subito dalle parole, passava ai fatti. «Dammi i soldi, altrimenti ti faccio vedere io cosa ti faccio».
Io un’occasione, mentre la madre dormiva, il 25enne avrebbe preso a calci e pugni anche una porta di casa, bloccata dall’interno da un mobile per paura, fino a riuscire ad aprirla, per poi ricominciare ad inveire contro la donna e colpirla ad una gamba con un calcio per farsi consegnare 25 euro. Una vita d’inferno durata quasi un anno, ossia fino a quanto la povera madre non si è decisa a denunciare il figlio violento. A seguire le indagini sono stati i Carabinieri che in seguito hanno notificato al giovane anche l’aggravamento della misura, dopo l’evasione dagli arresti domiciliari. Al momento il 25enne è detenuto nel carcere di Castrogno. A difenderlo l’avvocato Gianfranco Franchi. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico