AREZZO - La quarantena da coronavirus non era ancora iniziata, ma l'episodio resta grave: una ragazza di 15 anni, a inizio febbraio, era finita in coma etilico dopo...
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Dall'episodio, fortunatamente senza gravi conseguenze per la giovanissima, sono scattate le indagini dei carabinieri della stazione di Levane (Ar) che, al termine degli accertamenti, hanno individuato l'esercizio commerciale dove la 15enne e gli amici coetanei avevano acquistato gli alcolici. La titolare del negozio, una donna di origine indiana, è stata così denunciata all'autorità giudiziaria per aver venduto alcolici e super alcolici a minorenni senza accertarsi dell'effettiva età degli acquirenti, in violazione delle norme vigenti in materia che ne vietano la somministrazione e la vendita ai minori.
Convocando in caserma numerosi giovanissimi ed ascoltando i loro racconti, i carabinieri di Levane hanno ricostruito quello che era successo quel sabato notte di inizio febbraio quando il gruppetto di amici, dopo aver passato la serata in un locale di Terranuova Bracciolini, si tratteneva in strada abusando degli alcoolici acquistati nel pomeriggio. La ragazza era collassata per una intossicazione acuta da alcol; ricoverata poi al pronto soccorso dell'ospedale di Montevarchi era stata trovata con un tasso alcolemico altissimo, pari a 2.57 mg/l.
A seguito della segnalazione dei carabinieri, per l'esercizio commerciale indiano è, inoltre, scattata la chiusura per un periodo di sette giorni, disposta dal sindaco di Terranuova Bracciolini a titolo di sanzione accessoria alla denuncia della donna.
Corriere Adriatico