Brianza, arbitra di 16 anni spintonata e insultata da allenatore e tifoso: «Voleva prenderla a calci»

Arbitra di 16 anni spintonata e insultata da allenatore e tifoso: «Voleva prenderla a calci»
Una giovane arbitra di appena 16 anni strattonata e insultata dall'allenatore e da un tifoso: è successo nel pomeriggio di sabato in Brianza, durante una partita del...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Una giovane arbitra di appena 16 anni strattonata e insultata dall'allenatore e da un tifoso: è successo nel pomeriggio di sabato in Brianza, durante una partita del campionato regionale Under 15 femminile tra Real Meda e Rivazzanese, con la prima squadra che ospitava la seconda, di Pavia.


LEGGI ANCHE: Accoltellato alle spalle, trovato morto in campagna un uomo di 30 anni. E' giallo

La partita è terminata con un'aggressione alla giovane arbitra, salvata dall'intervento del papà di lei, che l'ha difesa dagli spintoni: la ragazza non ha riportato contusioni evidenti, racconta il quotidiano Il Giorno. Protagonisti della vicenda uno dei due allenatori e un tifoso, probabilmente il genitore di una delle atlete: con la gara appaiata sull’1-1, il ‘peccato originale’ dell’arbitra sarebbe stato quello di fischiare la fine proprio mentre il tiro di una calciatrice della squadra di casa stava per finire in gol. Con la palla che entra in rete quasi contemporaneamente con il terzo fischio.

L’arbitra convalida il gol, si scatena il putiferio: l’allenatore della squadra ospite, e un’altra persona che aveva addirittura scavalcato la recinzione, si fiondano su di lei. L’allenatore la spinge, la insulta, lei si spaventa. A salvarla è il padre, che chiama i carabinieri e mette in fuga soprattutto il tifoso esagitato, che
«voleva picchiarla, diceva di volerla prenderla a calci», secondo il dg del Real Meda Zaninello.

Secondo un genitore testimone, scrive Il Giorno, la giovane non stava bene all’intervallo, ma aveva voluto arbitrare fino alla fine: il suo fischio contestato, lo ha poi cambiato, per evitare guai peggiori, e la rete finale è stata annullata. Ora l’allenatore che l’ha aggredita rischia guai seri con la giustizia sportiva, e anche con quella ordinaria nel caso la 16enne e la sua famiglia decidano di denunciare. Un caso assurdo di violenza, verbale ma anche fisica, in un match tra ragazzine.
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico