Amanda, un figlio per evitare il carcere Sollecito: "Sarò in Cassazione per l'udienza"

Amanda Knox
«Davanti a una madre con un figlio piccolo, i funzionari americani potrebbero ritardare l’estradizione». Il Guardian dimentica l’aplomb britannico e, sul processo per la...

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«Davanti a una madre con un figlio piccolo, i funzionari americani potrebbero ritardare l’estradizione». Il Guardian dimentica l’aplomb britannico e, sul processo per la morte dell’inglese Meredith Kercher, fa due balzi in avanti e si lancia in una zampata alla Rooney. Col dubbio che Amanda Knox, accusata di quel delitto insieme all’ex Raffaele Sollecito, possa decidere di avere un figlio e ritardare così l’estradizione in caso la Corte di cassazione mercoledì confermi la pesante condanna inflitta lo scorso anno dalla Corte d’assise d’appello di Firenze.




L'autorevole quotidiano inglese a tre giorni da quello che potrebbe essere l'ultimo pronunciamento sul destino dei due ex fidanzatini accusati della morte di Mez, uccisa a Perugia il 2 novembre 2007, lascia serpeggiare l'idea che l'americana abbia già pronta una via di fuga.



SOLLECITO: "SARÒ IN AULA PER L'UDIENZA CASSAZIONE" «Sarò lì perchè non ha alcun senso che io rimanga a casa, mentre si decide del mio destino. Preferisco affrontare la situazione a viso aperto, perchè non ho nulla da nascondere e di cui vergognarmi».



Intervistato da Qn, Raffaele Sollecito conferma così che mercoledì sarà in aula in Cassazione per l'udienza sull'omicidio di Meredith Kercher.



Guardando indietro, continua Sollecito, vedo «otto anni, di cui quattro in carcere, in cui ho disperatamente cercato di dimostrare la mia più assoluta estraneità alla morte della povera Meredith».



Ribadisce la sua innocenza: «non conoscevo la povera Meredith. L'ho incontrata, questo sì, solo perchè da pochi giorni frequentavo la casa di Amanda ma io non avevo nessun motivo, neanche di immaginare, di fare una cosa così orribile ad una persona contro la quale non avevo nulla».



La possibilità di tornare in carcere? «Preferisco pensare che, anche questa volta, come già successo a Perugia, verrò assolto». Se la tesi di innocenza fosse accolta, continua Sollecito, «tornerei finalmente ad essere un uomo padrone della sua vita. Anche se con i suoi diritti e i suoi doveri. Ma anche i desideri, quelli di una persona normale» Infine parla dei legami di oggi con Amanda Knox: «semplici rapporti di amicizia, in cui ciascuno ha cercato di ricostruire la propria vita indipendentemente dall'altro».
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Corriere Adriatico