Albania e Grecia, l'altra faccia del low cost. I turisti delusi: «Qui meglio dell'Italia? Falso: prezzi alti, truffe e stress»

Albania e Grecia, l'altra faccia del low cost. I turisti delusi: «Qui meglio dell'Italia? Falso: prezzi alti, truffe e stress»
  L'erba del vicino è sempre più verde, si sa. E il richiamo dell'esotico a volte allontana dalla scelta più ovvia. Ma se non fosse oro tutto...

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L'erba del vicino è sempre più verde, si sa. E il richiamo dell'esotico a volte allontana dalla scelta più ovvia. Ma se non fosse oro tutto quel che luccica? Stiamo parlando delle vacanze degli italiani, orientati verso l'Albania (che pare la nuova El Dorado dell'estate) e le isole greche piuttosto che verso la Puglia, la Sicilia, la Calabria o la Sardegna, una volta regine indiscusse e ora snobbate dai vacanzieri di ogni età. Ma come sempre, insieme a chi conferma la propria scelta e si prepara a replicare nel 2024, c'è chi invece da quelle parti non ci rimetterà più piede. I motivi? Gli stessi che hanno portato a lasciare da parte le mete estive nostrane. 

 

Il paradosso dell'Albania

L'Albania è stata la protagonista dell'estate 2023, almeno nei racconti degli italiani. «Spiagge belle come in Puglia, ma alla metà del prezzo o anche meno». E l'esodo degli italiani è stato raccontato anche dal primo ministro di Tirana, Edi Rama, che ha scherzato pubblicando la foto del barcone che dall'Albania partiva verso l'Italia ormai più di 20 anni fa. Ma è davvero così? Come raccontato da Il Messaggero, sono tante le testimonianze di italiani delusi dall'Albania. Ombrelloni ammassati, prezzi altissimi, pagamenti quasi solo in contanti (e in moneta locale, il lek albanese), zero parcheggi. E i prezzi? Sono tendenzialmente più bassi, ma dipende dove si va. «Un caffè 4,50 euro, per un gazebo per tre persone 50 euro, ma altri sono a prezzi ancora più alti e arrivano fino a 200. Molto di quello che si dice sull'Albania in Italia non è vero, almeno qui a Ksamil», la testimonianza di una turista riportata dal Messaggero.

 

E la Grecia? Dipende da dove si va

La Grecia è diventata il top in Europa, non solo per gli italiani. Proprio per questo, gran parte delle isole più richieste sono affollate di turisti. Da Mykonos a Santorini, fino a Ios, Paros o Zante. Anche in questo caso, non è proprio il paradiso che si racconta. E i prezzi non sono poi così distanti dall'Italia. «A Zante le spiagge sono meravigliose ma affollatissime - racconta un turista a Leggo - E i prezzi non sono da meno rispetto all'Italia. Per una vacanza di una settimana servono almeno 1500 euro a persona ad agosto». Inoltre, nei disagi, vanno aggiunti i voli low-cost, con ritardi continui e prezzi ormai altissimi. Dunque, è proprio così conveniente? Ovviamente, c'è chi è disposto a spendere tanto per godersi i tramonti mozzafiato delle isole greche e la movida di certo non delude. Insomma, come sempre, una questione di scelte, ma non una scelta così ovvia come sembra.

 

 

Italia sì, ma dove?

E allora, che fare? L'Italia non è così inavvicinabile come sembra. A partire dalla Puglia, che poco distante dai luoghi culto presenta mete a prezzi più bassi e con lo stesso risultato. E lo stesso di può dire della Calabria, che ha chilometri di spiaggia libera, ma anche stabilimenti a basso prezzo, dove una famiglia può ancora passare una settimana senza dissanguare le proprie finanze. La Sardegna, anche a causa dei collegamenti più complicati, resta una meta più di elite. Diverso il discorso per la Sicilia, dove oltre al mare stupendo, si abbinano pranzi e cene da sogno. Insomma, la chiave è servita: cercare meglio e con più attenzione, stando attenti alle fregature. Che sono tante, sia da noi, che nel resto dell'Europa, dove i vacanzieri fanno gola a tutti. 

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Corriere Adriatico