Metro Roma, pugni alla verificatrice che gli chiede biglietto dopo che ha scavalcato i tornelli: la donna in ospedale

La donna medicata in pronto soccorso: per lei 20 giorni di prognosi

Metro Roma, pugni alla verificatrice che gli chiede biglietto dopo che ha scavalcato i tornelli: la donna in ospedale
Pugni alla verificatrice "colpevole" di avergli chiesto il biglietto dopo essere stato sorpreso a scavalcare i tornelli. L'episodio di violenza ai danni della...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Pugni alla verificatrice "colpevole" di avergli chiesto il biglietto dopo essere stato sorpreso a scavalcare i tornelli. L'episodio di violenza ai danni della lavoratrice, denunciato dai segretari Faisa Cisal di Roma e Lazio Antonio Cannone e Gianluca Donati, è avvenuto domenica 30 aprile.

 

 

 

Verificatrice aggredita in metro

«La colpa della lavoratrice è stata solo quella di aver chiesto il titolo di viaggio ad un facinoroso che aveva appena scavalcato i tornelli - riferiscono in una nota - L'uomo, dopo aver picchiato la donna, è poi scappato e ci risulta che ancora non sia stato identificato. Alla lavoratrice, poi portata al primo pronto soccorso, sono stati diagnosticati 20 giorni di prognosi».

La denuncia

«Continuano, purtroppo, le aggressioni ai lavoratori del trasporto pubblico locale senza che vengano presi provvedimenti significativi da parte delle Aziende per proteggere i lavoratori - sostengono ancora i rappresentanti sindacali - Alla collega va tutta la nostra vicinanza e solidarietà. Noi ci siamo, pronti a denunciare le aggressioni e a cercare soluzioni a questa piaga».

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico