Russa troppo in ospedale: uccisa a colpi di tazza da un'altra paziente in Inghilterra

Russa troppo in ospedale: ricoverata uccisa a colpi di tazza da un'altra paziente
Eileen Bunting, 64 anni, è stata colpita più volte con una tazza dalla donna con cui condivideva una stanza dell’ospedale, all’Hull Royal Infirmary ad...

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Eileen Bunting, 64 anni, è stata colpita più volte con una tazza dalla donna con cui condivideva una stanza dell’ospedale, all’Hull Royal Infirmary ad Humberside, un’antica contea dell’Inghilterra, lungo la costa del Mare del Nord. 


  l movente probabilmente a far scattare il folle gesto è stato il fatto che Eileen quella notte russava. Suo figlio pensa che sia stato un attacco “premeditato”, erano state trovate le maniglie della porta legate per impedire a chiunque di entrare. Mark Bunting ha poi raccontato: «Le infermiere devono aver fatto il giro notturno, hanno notato che le porte erano chiuse dall’interno e quando sono riuscite ad entrare hanno trovato mia madre piena di sangue e l’altra paziente ferma su di lei con la tazza in mano». Il marito di Eileen, Philip, ha aggiunto: «Quella sera, un altro paziente ha detto che la donna che l’ha aggredita si stava lamentando perché Eileen russava». «Aveva preso una pillola quella notte per dormire, sono sicuro che l’aggressione ha a che fare con il russare».

Eileen sarebbe dovuta tornare a casa il giorno dopo, ma dopo il pestaggio, la sua salute è peggiorata ed è morta il 4 aprile. La causa, secondo i medici, è attibuita all’insufficienza renale, ma la sua famiglia è convinta che l’aggressione l’abbia uccisa. Dall’Hull University Teaching Hospitals NHS spiegano: «Vorremmo esprimere le nostre sincere condoglianze alla famiglia della signora Bunting. L’aggressione è avvenuta nelle prime ore del mattino da un’altra paziente che non aveva dato alcuna indicazione preventiva di tendenze o intenzioni violente. Il reparto seguiva le linee guida nazionali raccomandate per l’ora, tuttavia non è chiaramente possibile per il personale supervisionare tutti i pazienti individualmente, ventiquattr’ore su ventiquattro».


E ancora: «Il personale è rimasto scioccato ma ha immediatamente seguito tutte le procedure corrette che includevano l’allerta della sicurezza, assicurando che la signora Bunting ricevesse un’attenzione medica appropriata, isolando l’altra paziente, chiamando la polizia e registrando l’aggressione». Intanto le indagini della polizia di Humberside proseguono per ricostruire l’accaduto. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico