AFRAGOLA - Fragole rosso sangue. Accoltella il cugino dopo una lite iniziata a Roma e finita nel sangue ad Afragola, perché vendeva le cassette del gustoso frutto a tre...
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Le sue condizioni sono ancora molto gravi e la prognosi resta ancora riservata, anche se al momento per i medici non sarebbe in pericolo di vita. Il suo aggressore invece, accusato di tentato omicidio e porto ingiustificato di arma da punta e taglio, su disposizione del pubblico ministero di turno della Procura della Repubblica di Napoli Nord, è stato rinchiuso nel carcere di Poggioreale, in attesa dell'udienza di convalida.L'arma, nonostante le accurate ricerche e alcune perquisizioni domiciliari effettuate dagli agenti del commissariato, non è stata ancora trovata. Gli inquirenti nel corso di una rapida indagine hanno ricostruito sia il movente che la dinamica del tentato omicidio, che ha avuto il prologo addirittura a Roma.Sia il ferito che il cugino, insieme ad una pletora di famigliari, lavorano come fruttivendoli nei vari mercati rionali della capitale. Trasferte che vanno dal lunedì al giovedì. E proprio in quest'ultima settimana, con l'arrivo massiccio delle fragole, frutto tanto gustoso quanto facilmente deperibile, vendere sub+ito diventa una priorità per i fruttivendoli, compresi i due cugini, con i banchetti a qualche decina di metri di distanza nello stesso mercatino rionale della capitale.
E mentre nel posto della famiglia Pane, le fragole erano a cinque euro per una padella, in quello di Luigi De Rosa venivano offerte a tre. Un affronto commerciale, ancora più grave perché mosso da un parente così stretto. La cosa è finita in un violento litigio, ma solo verbale. Ma il fuoco non era affatto spento, anzi covava sotto la cenere. E le fiamme della follia omicida si sono levate al ritorno ad Afragola.Dopo una settimana a Roma, quasi tutti i fruttivendoli di Afragola che lavorano fuori regione, si incontrano nei pressi di un'agenzia di scommesse sportive, in via Ugo Foscolo, per parlare. fare i prezzi, decidere cosa e dove acquistare e magari dirimere questioni. Insomma, una sorta di consulta on the road dei fruttivendoli afragolesi.
E qui, naturalmente, è stato discusso dello sgarbo sul prezzo delle fragole. Tra i due cugini sono state subito scintille. Spinte, insulti. Poi come hanno accertato gli inquirenti, Luigi Pane, si è improvvisamente allontanato dalla consulta ha raggiunto la sua abitazione dove ha preso un grosso coltello, per poi tornare sul marciapiede di via Ugo Foscolo, e senza nemmeno dire una parola ha affondato due volte la lama. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico