Tifoso morto d’infarto allo stadio, sotto accusa i soccorsi in ritardo. Il primo a dare l’allarme il figlio mentre la curva esultava per la vittoria

Tifoso morto d’infarto allo stadio, sotto accusa i soccorsi in ritardo. Il primo a dare l’allarme il figlio mentre la curva esultava per la vittoria
ASCOLI - Una serata che doveva essere di festa per l’Ascoli e per i suoi sostenitori dopo aver battuto il Perugia e conquistato la seconda vittoria in campionato, si...

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ASCOLI - Una serata che doveva essere di festa per l’Ascoli e per i suoi sostenitori dopo aver battuto il Perugia e conquistato la seconda vittoria in campionato, si è trasformata in una tragedia a seguito di un improvviso malore che non ha lasciato scampo ad un tifoso bianconero. Luigi Mascitti, 56 anni di Monsampolo, artigiano, è morto domenica notte sugli spalti dello stadio Renato Curi mentre stava assistendo ai minuti di recupero della partita insieme al figlio Matteo. 

 
La trasferta
Una passione, quella per i colori bianconeri, che Luigi coltivava da sempre e che finalmente, dopo tanti mesi di assenza dovuti all’emergenza sanitaria, aveva potuto tornare a tifare anche dai gradoni dello stadio. Non solo al Del Duca, ma anche in trasferta come in quella di Perugia in cui Dionisi e compagni erano riusciti a ribaltare il risultato e stavano conquistando tre punti importantissimi. Ed è proprio mentre stava esplodendo la festa dei 460 tifosi bianconeri presenti nella Curva Sud della stadio perugino che Luigi si è sentito male, colpito probabilmente da un attacco cardiaco, per poi cadere pesantemente sugli spalti. Il figlio e le persone che erano vicine a lui hanno immediatamente cercato di attirare l’attenzione degli steward e del personale sanitario per richiedere i soccorsi. In un momento in cui era anche difficile farsi sentire e attirare attenzione mentre tutti intorno stavano tributando applausi e cori ai giocatori che a fine gara erano andati a festeggiare la vittoria sotto il settore ospiti. Finalmente qualcuno si è accorto delle richieste di aiuto che provenivano da quella parte del settore in cui Luigi si era sentito male. Sono passati dei minuti, apparsi interminabili. Alcuni tifosi presenti allo stadio, raccontando poi quello che era accaduto anche sui social, hanno lamentato particolare lentezza dei soccorritori a raggiungere lo sfortunato tifoso bianconero. A rendersi conto immediatamente di quello che stava accadendo è stato un altro tifoso bianconero, infermiere di professione, che ha immediatamente iniziato a praticare il massaggio cardiaco. 
Il defibrillatore


Quando il personale sanitario è arrivato sul posto hanno praticato tutte le manovre, anche con l’utilizzo di un defibrillatore, per cercare di strappare alla morte il cinquantaseienne di Monsampolo. Purtroppo, nella notte, è arrivata la tragica notizia dall’ospedale del capoluogo umbro è arrivata la notizia ufficiale che Luigi Mascitti era deceduto. Poco dopo è arrivato anche il cordoglio della società bianconera e del patron Pulcinelli che ha partecipato al dolore dei familiari e si è messo sin da subito a loro disposizione per qualsiasi cosa dovessero aver bisogno. Tanti i tifosi che, increduli per ciò che era accaduto, hanno voluto ricordare Luigi e la sua passione per i colori bianconeri: la sua presenza agli allenamenti, l’attaccamento alla squadra nei momenti difficili e aneddoti vissuti insieme a lui nel corso degli anni. Anche altre tifoserie hanno espresso la loro vicinanza agli Ultras dell’Ascoli in questo momento. Tra questi anche quelli della Brigata Ultra del Perugia che ieri mattina hanno appeso uno striscione fuori dalla stadio Curi in cui compariva la scritta: “Oltre i colori, ciao Luigi”.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico